Tutto passa: il tempo che scorre, il quotidiano che scivola, la solitudine che scava in possesso sulle tempie, la cavità di quei traguardi dove le attese come se rimanessero sospesi prima ancora che accadessero. Tutto passa, tranne quei momenti forti, che hanno lasciato solchi. Sembrano dimenticati, ma basta poco e ci appaiono nel nostro ricordo, c'è differenza fra non ricordare e dimenticare. Non puoi dimenticare, solo puoi smettere di pensarci.
Ai miei tempi, l'attesa della passione d'amore si monitorava; si guardavano le lancette d'orologio ogni cinque minuti e, spesso si metteva l'orologio anche sull'orecchio per confermare se funzionava... Oggi quell'attesa è cibernetica di mai attese, però, sempre quasi soli.
Chi ha incontrato l'amore si riconosce: Lo vedi vagare con gli occhi preoccupati, con pensieri nostalgici "fede degli amanti", con anima speranzosa, sguardi lucidi di gelosia e il petto umido d'inquietudine. Chi è innamorato, innamorato davvero, si riconosce. Lui non si accontenta dei "forse", dei "se" dei "ma", ma Lui, vuole vivere il pieno "Si".
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle "catene invisibili", ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all'essere umano è concessa "la coscienza", mentre, all'umanità "la civiltà": la consapevolezza di convivenza nell'usare "l'arte pacifica del reagire", non le azioni barbariche.
La passione d'amore è quel sentimento che ci rende a volte un volto felice e a volte il volto triste. E, sin da adesso, siamo unici nel cosmo a rendere la propria nostra esistenza più complicata del dovuto.