Scritta da: Paola Melone
in Frasi & Aforismi (Anima)
Fra ascoltare e sentire c'è la differenza di un abbraccio, il primo ti sfiora la pelle, l'altro ti avvolge l'anima.
Composta giovedì 3 marzo 2011
Fra ascoltare e sentire c'è la differenza di un abbraccio, il primo ti sfiora la pelle, l'altro ti avvolge l'anima.
Spesso la gente, priva di argomentazioni valide, usa l'offesa brandendola come un pugnale da affondare nei pensieri altrui. È ignara, però, che procura più danni a se stessa, perché impugna l'offesa dalla lama.
Uccide più intelletti la mediocrità che la follia.
A volte, valicare il confine che delimita la nostra certezza è benefico, perché i limiti hanno ragione di esistere solo se, di tanto in tanto, osiamo porre il nostro sguardo oltre la siepe.
Non è vero che tutte le anime sono uguali, ci sono anime e anime: ci sono quelle che si atteggiano dietro improbabili vetrine, svendendosi a prezzi stracciati, pur di essere acquistate e poi ci sono quelle che non sono accompagnate da nessun clamore... sono le anime più preziose, sono quelle che calpestano la vita in modo ovattato, lasciando finezza ed eleganza di impronte come suole sulla neve.
Un'idea non conosce pareti, né stanze dove poterla segregare, sfonda muri, abbatte cancelli e scavalca muraglie... un'idea non ha padroni, né ladri ed è quanto di più vicino alla libertà si possa avere.
Amo le persone consumate, come quegli indumenti lisi dal tempo e usurati dalle intemperie della vita, perché ogni strappo, ogni squarcio, ogni lacerazione trasmette la loro storia.
Odio i falsi moralisti, quelli che si preoccupano più delle parole che degli eventi, quelli che si scandalizzano
per un'imprecazione e non per una tragedia, quelli che si soffermano all'apparenza e non riescono a carpire l'essenza. Si aggirano come fantasmi, scalfendo solo la superficie delle cose, perdendone ciò che è fondamentale: il cuore.
Uscire dalla disperazione e come risalire a mani nude un pozzo le cui pareti non presentano appigli; e ti graffi, ti spezzi le unghie, ti tagli,... ricadi e imprechi e riprovi a risalire, una, dieci, cento volte... e quando cominci a vedere un barlume di luce, acquisti coraggio e piangi e sorridi, perché rinascere una seconda volta è un miracolo destinato a pochi.
Genialità e follia sono sinonimi, separati da un sottile foglio di carta velina, impastato di consapevolezza.