Quando Dio scenderà sulla terra, molti saranno lì a giudicarlo.
Composta lunedì 11 dicembre 2017
Quando Dio scenderà sulla terra, molti saranno lì a giudicarlo.
Siamo figli del progresso, armati di giudizio, immemori del passato. Uomini con il fucile puntato pronti a colpire i nuovi eroi... quelli che un tempo eravamo noi.
Siamo figli distratti di una Madre dai mille volti. Una zingara di nome Vita che non sappiamo amare... ma lei imperterrita continua a tessere il suo filo di seta e a ruotare, ruotare.
Urla di giovani riuniti nelle piazze a elemosinare diritti, domande in attesa di risposte, fanno eco e si perdono tra i palazzi.
A questo punto della vita posso dire, senza falsa modestia, di averle assaporate tutte. La prima a rendermi allegro è stata una tedesca bionda. Successivamente, mi sono lasciato inebriare da una belga bruna e da una irlandese rossa. Ultimamente mi accompagna un'italiana bianca con i baffi.
Il figlio scaltro di una società di individui spersonalizzati, prende il nome di fashion blogger.
Gli altruisti salveranno il mondo!
La donna, come la terra, è madre. Tiene in serbo nel suo ventre i semi dell'amore, genera la vita. Custodisce le sue creature, le disseta, le nutre, le lascia germogliare. Generosa, si priva dei suoi frutti, per farne omaggio ai più meritevoli. Non li abbandona, li osserva, li accompagna. Nel bene e nel male con un sorriso illumina le gioie, con un abbraccio si fa carico dei dolori.
Esistono luoghi dove la libertà di parola si esplica tacendo.
Conosco un venditore che, dopo aver trasferito il diritto e intascato il corrispettivo, preferisce non emettere fattura, per paura di compiere atti di stregoneria.