Scritta da: Silvana Stremiz
D'entusïasmo ho l'anima
Albergo; e sol d'un Nume
Io son cantor: degli angeli
L'impenetrabil lume
Circonda il mio pensiero,
Ch'erto su lucid'ali,
Sprezza l'invito altero
De' superbi mortali.
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D'entusïasmo ho l'anima
Albergo; e sol d'un Nume
Io son cantor: degli angeli
L'impenetrabil lume
Circonda il mio pensiero,
Ch'erto su lucid'ali,
Sprezza l'invito altero
De' superbi mortali.
La poca felicità che ci si può aspettare da questo mondo consiste nell'essere sicuri di aver fatto il maggior bene possibile ed il minor male possibile ai cuori dei nostri amici.
Che è mai l'uomo? il coraggio fu sempre dominatore dell'universo perché tutto è debolezza e paura.
Buono, esatto, paziente! E niente altro? Possedesse queste doti con angelica perfezione, s'egli avrà il cuore sempre così morto, e quella faccia magistrale non animata mai né dal sorriso dell'allegria, né dal dolce silenzio della pietà, sarà per me un di què rosai senza fiori, che mi fanno temere le spine.
Sente assai poco la propria passione, o lieta o trista che sia, chi sa troppo minutamente descriverla.
Negli uomini pubblici l'amicizia è o interessata o falsa, e sempre corta.