Scritta da: Prisca Amaro
in Frasi & Aforismi (Comportamento)
C'è un comportamento comune ad ogni essere umano: li vedi ed è come se si vergognassero di mostrare che sentono l'aspro della vita.
Composta mercoledì 4 febbraio 2009
C'è un comportamento comune ad ogni essere umano: li vedi ed è come se si vergognassero di mostrare che sentono l'aspro della vita.
Non si esce dalle difficoltà senza afferrarle a piene mani e senza pagare un po' di persona. Il che significa che bisogna agire.
Chi è stato leone un giorno, lo sarà per sempre.
Quando mi accosto a un progetto non prendo nemmeno in considerazione l'idea che possa essere irrealizzabile. Sono molto testardo.
Se alzo gli occhi vedo un gregge di pecore che pascola tranquillo. E tutte pensano di essere il lupo...
Vincere è la nostra dannazione su tutti, e tutto il mondo e sempre vinceremo.
Tanti fenomeni relazionali possono trovare spiegazione superando la tradizionale visione individualista che valuta un soggetto come malato o sano, colpevole o innocente, giusto o peccatore, ma riconoscendo quelli trans-personali: tensioni represse o rimosse possono essere trasmesse ad un altro componente e gestite per interposta persona che funga da canale di scarico di dette tensioni.
Sembra che ciò che vale in natura non valga in cultura, anzi può accadere l'opposto: mentre in natura il seme suole utilizzare il terreno per sviluppare le sue potenzialità, sviluppando una pianta corrispondente alle informazioni genetiche contenute nel seme, in cultura, un messaggio (per es. Quello evangelico) può venire trasformato dal terreno. Basti pensare a ciò che avviene per il Natale e per la Pasqua.
Non sempre i nostri rapporti hanno a che fare soltanto con livelli razionali e con persone reali. Anzi, capita spesso che il nostro interlocutore, che sia un figlio, un partner, un amico, un collega di lavoro o un capo, rappresenti simbolicamente un altro soggetto, generalmente della nostra infanzia e con il quale avremmo dei "conti da regolare". Tenderemo a risparmiare la figura originaria e a riversare i risentimenti su un bersaglio sostitutivo, ossia contro una delle su accennate figure.
L'accumulo di tensioni neuropsichiche, più o meno presenti "e in agguato" in ciascuno di noi, può raggiungere livelli tali da dare quadri di ingolfamento dell'attività comportamentale, di ogni iniziativa, nonché dell'espressività creativa, affettiva e relazionale clinicamente inquadrabili come forme depressive. Lo sblocco "selvaggio" può esitare nel suicidio, nell'omicidio, in esplosioni comportamentali (outburst) pantoclastiche.