Assunta una propria felicità la cosa migliore è rendere felici gli altri, non solo rendendoli partecipi delle nostre gioie, ma accarezzando le loro tristezze per farle addormentare e fare rinascere di nuovo il sole anche in loro. Ricordiamoci di migliorare. Noi e gli altri, perché gli altri hanno sempre qualcosa di nostro. C'è la ricompensa: è il loro sorriso.
Flash di una macchina fotografica sembrano i miei ricordi. Illuminano la mia notte, risvegliano i miei fantasmi. Ritornano. Chiari, limpidi, rompono l'oscurità. Ritornano! Riaffiora con essi ogni sensazione, e come ieri, anche tu ritorni dentro me. E il vuoto mi inghiotte! Lacrime nuove risalgono a galla rinfrescando la mia nostalgia, ma non dissetano la mia sete di te. Mi manchi troppo! Mulinelli pericolosi sono i ricordi: ti trascinano a fondo e puoi anche non tornare più alla riva della tua vita. Ma voglio lo stesso ancorarti ai miei pensieri e fissarti allo scoglio del mio cuore!
Nella natura dell'Uomo l'aggressività è innata (base neurofisiologica, spontanea, senza intenzionalità di nuocere). La violenza, altresì, scaturisce dalla cultura di appartenenza. Quindi prima di additare quel fenomeno dilagante del bullismo, dal momento che è stato confermato che l'apprendimento comportamentale è dovuto a un processo imitativo dei cosiddetti"neuorni specchio", dovremmo tutti fare un esame di coscienza sui messaggi impliciti/espliciti che diamo loro-for ex: "no mobbing no bulling" è un'eccellente pubblicità progresso!
C'è uno tzunami dentro me! Mi scuote, mi lesiona tutte le pareti e tutti i pilastri della mia esistenza... sta per cadere tutto a pezzi e forse sento che è meglio: che si distrugga tutto! Perché io possa ricostruire un nuovo "edificio" in me stessa dove a dipingere le pareti non ci sarà più l'ipocrisia, ma solo Verità e Letizia. Dipingerei le stanze del mio cuore con i colori più chiari che conosco, mischierei i colori più caldi e accesi con quelli pastello e riempirei a secchiate le facciate della mia nuova "me"... sto lavorando per me...
Vorrei poter cancellare certi ricordi, come se questo potesse cancellare il mio dolore. Ma in realtà è che solo affrontando il nostro dolore possiamo sconfiggerlo.
Vorrei, senza farmi vedere, prendere tutte le facce della gente. Stampate dentro me ho le facce del passato e che per non dimenticare ho inciso nel mio cuore di carne. Quelle altre facce che oggi mi feriscono, contratte, tese, corrotte dal male le porto stampate nel mio cuore di pietra.