Scritta da: Francesco Costanzo
Scissione
Mente separata
da un corpo
che anelita
ad essa.
Allucinazione continua
questa vita vissuta
dicotomicamente.
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Scissione
Mente separata
da un corpo
che anelita
ad essa.
Allucinazione continua
questa vita vissuta
dicotomicamente.
In silenzio
... amerò con calma
piano piano
fermando il tempo
in attimi infiniti.
Pochi sono i lupi solitari che vivono sulle cime dei monti. Molti amano il branco. Quei pochi eletti vedranno il mondo dall'alto in una dimensione non consueta ma più complessiva: un mondo non poi così grande, anzi piccolo per essere diviso in nazioni, in religioni, razze, branchi.
Quei pochi lupi solo disprezzo possono provare per chi nella valle non osa.
Guai agli uomini che non avranno vissuto nel deserto. Guai agli uomini senza dubbi. Guai ai demagoghi vermi. Verrà il regno della solitudine: chi non avrà la vera forza di chi ha vissuto nel deserto sarà condannato a vivere in eterno attaccato all'ombelico gangrenoso di altri miseri uomini.
L'universo brilla di tante luci; ma quante di esse sono vere stelle? Quante stelle mi è sembrato di incontrare nella mia vita! Ma erano solo effimere lucciole! Stelle vere poche. Tutto ciò mi fa sentire più solo, ma anche più forte.
Poco rimane di quelle due comete
che raminghe nel cielo
allora si sfiorarono
senza mai fondersi.
Solo polvere
atomi dispersi
nel vuoto dell'universo.
Stava sulla mia destra. Il Bene Supremo.
Riposava a sinistra. Il Male Infinito.
Ascoltami, ascoltaci, ascoltaci, ascoltami!
Erano le voci del dominio, pretendevano la più assoluta e cieca obbedienza.
Non ascoltare il tuo cuore, gridavano, non secegliere, obbedisci e persevera!
Feci l'unica cosa possibile.
E con una scrollata di spalle continuai per la mia strada.
Immagina.
La livida brughiera immersa nella nebbia che precede il sorgere del sole.
Il tuo respiro si condensa in piccoli sbuffi lanosi mentre il cielo si colora cangiando tra il rosa e l'oro.
Intorno a te nient'altro che il profumo dell'erba.
Chiudi gli occhi.
Non senti una musica diffondersi dalle radici stesse del mondo?
È la Natura, piccolo uomo!
Se uccidi lei, uccidi te stesso.
Infine partii. Uno zaino sulle spalle, un altro infinitamente più grande nel cuore.
Pieno di domande, di aspettative.
In me, musica e sogno.
Non c'è dubbio: cambiai, mi spogliai e mi rivestii di una pelle migliore, tutta passioni e virtù.
E quando tornai, iniziò il vero viaggio.
Quello che mi avrebbe portato a non lasciare che l'Io finalmente ritrovato sparisse nei ricordi di quel giovane con un zaino sulle spalle partito e riscopertosi in Paesi lontani.
È incredibile accorgersi di quante persone al mondo si accontentino di lasciare ad altri il compito di dirigere la pellicola della propria vita.
Salvo poi provare un perverso piacere nel porsi come i più aspri tra i critici e condannare le miserie dell'esistenza, sentenziando "Al mondo non vi è che ingiustizia!"
Tragicomico, in effetti.
E del tutto inconcludente.
Sii il regista del tuo presente.
Scegli gli attori, la trama, le battute.
Solo così potrai avere il tuo lieto fine.