Scritta da: Lorenzo Melcarne
Il capolavoro dell'universo è l'universo stesso.
Composta sabato 3 dicembre 2011
Il capolavoro dell'universo è l'universo stesso.
Perché a volte ammiro il tuo sorriso e rivivo ogni anno trascorso nella speranza di rivederti, di scorgere il tuo motore tra le strade in solitudine, con il desiderio di un tuo abbraccio. Perché a volte basta stringerti la mano per ritenermi migliore e occorre desiderarmi amata per rimuovere i passati bui. Ho capito che l'amore è sbirciarti dietro un cespuglio mentre ti sfiori i capelli e, a volte, negli attimi più teneri, innamorarmi ancora.
Quando il cuore senti ancora in gola e ti aumenta la tachicardia...
o vedi di curare la tiroide oppure chiediti se non sei malato di un'altra malattia...
Perché con te non riesco mai a spiegare quello che mi succede e con un bacio mi costringi a non urlare, non posso arrabbiarmi con te, come devo fare, mi rubi col respiro le parole che rimangono lì sulle tue labbra... riuscirò un giorno forse, a non cedere e capitolare tra le tue braccia amore... ti prego lasciami almeno il gusto di parlare... non stringermi così forte, per una volta ti voglio dire...
In Italia non si comprende ancora chi deve vergognarsi, se chi commette un reato oppure chi lo denuncia o lo fa emergere.
Chi si volta indietro a guardare verso il passato non ha futuro.
Quando ti avevo al mio fianco nemmeno sapevo il colore dei tuoi occhi, ora che sei lontano darei di tutto solo per vederti un istante.
No, non voglio essere solo una macchia sul tuo cuore da lavare via.
Non c'è donna più bella di colei che entra nella tua vita e la sconvolge con la sua incantevole semplicità.
Ogni volta che vedo un fiore, ricordo quanto sei bella.