Il tratto che contorna gli occhi di un bambino o di un figlio che sorride al proprio genitore "dovrebbe incidere" nell'anima di quest'ultimo quell'alfabeto sonoro, (comprensibile solo a loro), composto di gesti, istanti, sguardi, pianti di gioia, che elimina e cancella in un istante tutto ciò che nella vita ci sembra insuperabile ed inaffrontabile. "Il sorriso e l'amore di un bambino o del proprio figlio è l'antidoto a tutti i mali dei mali; noi stessi! Con i nostri limiti, frustrazioni, tormenti ci avveleniamo la vita che ci è stata concessa e che, nel frattempo, è scappata via"...
Il più bel regalo che l'uomo possa conoscere è il frutto della riproduzione della propria materia; i figli. Essi sono la panacea e il traguardo più significativo a cui ognuno può ambire; svegliarsi al mattino e sentire la pelle del corpo rabbrividire dalla meraviglia che la vista ci offre: i tratti, lo sguardo, il respiro, il corpo di ciò che l'uomo è capace di "creare": il proprio figlio, la propria figlia come risultato di un concentrato d'amore disinteressato, candido, astrale, che supera la logica della ragione e che "dovrebbe pervadere ogni singolo centimetro della materia di cui siamo fatti" per entrare in assonanza con la frequenza della nostra creatura nel più bello dei viaggi che un genitore può affrontare con il frutto ed il significato della sua permanenza terrena: "il viaggio dell'amore".
Credevo di aver capito il tuo percorso figlia mia, ma mi sto perdendo dietro la tua scia, ciò mi fa impazzire, aspettami, spiegami, parlami negli occhi.
Il mondo dei bambini, è un mondo fatto di fate, di angeli... Un mondo meraviglioso, dove tutto è possibilè dove tutto, con la fantasia, si avvera. Crescendo, le fate spariscono assieme agli angeli e se hai ancora un po' di fantasia ti dicono che sogni ad occhi aperti.
Un figlio è come un fiore che sboccia... è un'alba in una fresca mattinata di primavera. È un tramonto caldo di mezza estate... è un dono di Dio è la nostra vita che continua in lui.