Scritta da: Ana W. Almeida (Afe)
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
L'alchimia va vissuta non solo studiata!
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L'alchimia va vissuta non solo studiata!
Fino a quando non le darai un corpo, l'immaginazione sarà libera come l'anima priva delle sue prigioni carnali.
Ci sono strade da percorrere e vette da scalare. Ci sono sempre cose da superare. Le difficoltà che superi e le strade che percorrerai è vita da vivere.
La follia è l'anticonformismo al consueto.
L'uomo è un dio imperfetto, perché spesso mentre crea distrugge.
Il pensiero positivo attrae la positività. Abbiate sempre e solo bei pensieri, immaginazione. Sognate cose belle, anche ad occhi aperti. Pensate a ciò che avete di vero accanto a voi e la positività vi verrà data.
Ma senza la parola esisterebbe il mondo? La domanda vera è: senza l'uomo esisterebbe il mondo? Si. Avrebbe un altro senso. Sarebbe solo manifestazione di madre natura: ma esisterebbe. Il concetto che preclude l'esistenza del creato senza il suo creatore è un concetto di per sé errato. Il creatore, Dio, Allah o demiurgo sono di fatto proiezioni dell'uomo e come tali son create dall'essere che si crede creato egli stesso. È colui che si crede creato a essere in realtà il creatore di ciò che egli chiama Dio. È la sua pretesa di essere l'animale eletto da un essere superiore che lo porta a credere a un mondo senza senso se privato di lui. È la mancanza di un'esperienza umana di un mondo senza uomini a farci credere che senza di noi tutto non avrebbe senso. Eppure il mondo esisterebbe anche senza l'uomo, come è esistito per i 4,5 miliardi di anni, circa, in cui esso ne è stato privo. Eppure il mondo esisterebbe anche senza la parola umana perché nessun animale necessità di chiamare un altro essere appartenente al proprio mondo come noi facciamo per pretendere di averlo noi creato o di poterne disporre in quanto noi ne conosciamo il nome.
La parola è l'humus da cui nasce il mondo. Prima che l'uomo desse un nome a qualcosa esso già esisteva? Ci sono momenti in cui l'uomo necessita di silenzio, come vi sono momenti in cui il corpo necessita di digiuno. Questi momenti sono spesso associati a ciò che si manifesta successivamente all'ira. Essa spesso parla attraverso di noi. Si impossessa di noi e usa le nostre labbra per proferire parole che mai in momenti sani avremmo osato pronunciare. Se è vero che nei momenti di ira si dice anche la verità, ciò che è più nascosto nell'abisso del nostro cuore e che mai avremmo il coraggio di affermare è anche vero che quelle parole sono così nascoste perché la parte sana di noi sa che non vale la pena che esse vengano pronunciate. L'uomo saggio dovrebbe imparare a identificare quei momenti in cui l'ira si sta impossessando delle proprie labbra e imparare a imporsi il silenzio, come un malato impara a imporsi il digiuno quando il proprio essere manifesta la necessità di non mangiare. Il digiuno dalle parole purifica il cuore e la mente dell'uomo.
Gesù di Nazaret sollecitava, chi gli dava ascolto, a prendere coscienza che l'Umanità stava svolgendo una funzione impostale dall'Alto: - metamorfizzare il mondo esistente, dalla prassi insoddisfacente, ispirando le opere personali al rispetto della Legge Mosaica, incrementando il proprio "Senso del Dovere" e vivacizzandola con tolleranza e "Amore reciproco". Gesù delineava, a un intero popolo, una marcia affiancata e globale, di una durata indefinibile, al termine della quale ci sarebbero stati nuovi rapporti interpersonali e una nuova terra, frutti di una fatica edificatrice lenta ma incontrovertibile, effettuata strada facendo. Quanto sopra è tutt'ora valido e in essere.
È possibile individuare la mèta finale dell'Opus alchemico – Quando la tua vita è a una svolta, quando lo Spirito ti conduce, quando tu sei sul giusto cammino, quando comunichiamo e ascoltiamo la spiritualità, quando siamo coscienti dell'ordine cosmico-fisico-spirituale, con il quale ci unifichiamo secondo una sorta di alchimia interiore, quando siamo consapevoli che siamo parte della natura, e la natura è parte di noi, che siamo particelle viventi di Luce e Amore dell'energia divina che ci porta a diventare maestri di luce e veri alchimisti.