Scritta da: Milly Galati
Per poterlo immaginare, dovremmo essere sicuri di avercelo, un futuro.
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Per poterlo immaginare, dovremmo essere sicuri di avercelo, un futuro.
Ciò che è stato è stato, il passato lo rimpiange chi non ha futuro.
Non si sa mai in che modo i semi piantati in passato germoglieranno nel futuro. A volte si investe tanto in qualcosa che poi si rivela essere priva di frutti, altre, invece, gli avvenimenti a cui si dà meno importanza sono capaci di generare conseguenze che non saremmo nemmeno riusciti a immaginare.
Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.
A volte, quando ti ritrovi quasi al punto di non ritorno succede qualcosa, quel qualcosa che ti obbliga a ritornare nei tuoi passi, anche se per poco. Poi accade l'assurdo, ti stupisci, e tutto crolla.
Fino adesso che non avevi creduto al destino, ti ritrovi a rivalutarlo, ti ritrovi a pensare che forse esiste, probabilmente siamo solo noi che, a volte, lo manipoliamo. Il destino beffardo ci da più strade, come quella più semplice, quella del fuggire da tutto, quella egoistica. Oppure quella di rinunciare alla propria vita, alla propria salute per cercare di realizzare i propri sogni, gli stessi sogni che possano salvare, aiutare tanta gente. Ecco, il destino non è altro che una strada con tante vie, direzioni, siamo noi che, con la nostra auto decidiamo quale direzione percorrere. Siamo noi il nostro futuro, siamo noi il futuro di tanta gente. Tutto sta nel capire in tempo, nel saper scegliere la via giusta, anche se, a volte, la strada che si sceglie non sembra essere una strada asfaltata per noi uomini con delle normali citycar, ma una strada sterrata per chi possiede dei fuori strada. Bisogna solo attendere e percorrere con il proprio mezzo quella via. Scoprire se l'auto si danneggia oppure si rivela migliore di un fuoristrada.
Mai rinnegare il passato... e parte del tuo presente, fondamenta... del tuo futuro.
Se qualcuno ti parla del futuro non gli credere... non esiste nessun futuro. Ho visto un amico convinto di andare al supermercato a fare la spesa per tre giorni futuri, appoggiare la bicicletta al muro, fare due passi e cadere morto stecchito.
Il futuro è un supermercato che aspetta.
Puoi tentare di immaginarti ogni minima variazione su come potrà essere il tuo futuro, ma una cosa è certa: non indovinerai mai.
Io credo che il confine fra caso e destino stia proprio qui: noi possiamo cambiare il nostro presente, non il nostro passato e di conseguenza stravolgere il nostro futuro da oggi non da ieri.
Ci sarà per forza qualcosa che non sapremo accettare, però a volte forse davvero è meglio così.
A volte perdere quello che si voleva salvare può essere la vera salvezza.
Il futuro non esiste ancora
la fatalità è roba da sfigati.