Purtroppo è vero. Condivido più o meno tutti i commenti. Concordo col fatto che tutti ci lamentiamo, ma di fatto nessuno desidera un cambiamento radicale dell'attuale stato socio-politico.
Dico però a Paolino: fai bene ad andare fiero della tua Patria. Non esiste al mondo un Paese più ricco di bellezze naturali, di scienza, di arte, di sentimenti: senza l'Italia e gli italiani, tanti progressi, tante scoperte, tante meraviglie oggi non esisterebbero. E' un paese di gente GENIALE, dove però, sempre in maniera geniale, emerge sia il meglio che il peggio.
Croce e delizia del genere umano. Ma è proprio questo il motivo per cui l'Italia, a livello politico, non la potrà mai raddrizzare nessuno, se non gli italiani, quando si sveglieranno-.
Se fossero solo "i politici" ad essere corrotti, saremmo a cavallo. Il guaio è che "i politici" altro non sono che coloro che MEGLIO E SU PIU' VASTA SCALA sono riusciti a corrompere o a farsi corrompere.
I frutti cattivi sono prodotti dagli alberi cattivi, non da quelli buoni. Se dunque nei posti che contano ci sono frutti marci, la colpa è dell'albero, cioè degli italiani, e non dei frutti, cioè dei politici.
Ciò risulterà tra breve largamente dimostrato dal fatto che gli italiani, in proporzione di amplissima maggioranza, voteranno... sempre gli stessi, e per un solo motivo: per "REALISMO", cioè perché "conviene" per trovare una "sponda", una "spinta", un "appoggio"; o anche solo per quel senso di "appartenenza" che fa spesso sì che ciascuno parteggi per la propria fazione, con capacità di critica indirizzata agli altri, ma non di autocritica.
Perché gli italiani SONO SUDDITI, non cittadini. Cercano il "deus ex machina" da seguire, non si incamminano da soli verso i problemi e la loro soluzione. Hanno il culto dei personaggi, non delle idee e delle azioni. Sono ancora destinatari, e non artefici, di un sistema democratico elargito 65 anni fa da una bandiera a stelle e strisce; ma è democratico solo di nome, più o meno alla stessa maniera di ciò che è avvenuto per l'Iraq...
Sudditi da sempre, sia al Nord che al Sud, per consumata esperienza di dominazioni straniere e di inghippi e sotterfugi indispensabili alla sopravvivenza in condizioni avverse. Il "potere" è lontano, è nemico, è corrotto; ma nello stesso tempo è ambìto, ammirato, invidiato, acclamato...
Povera Italia. Speriamo che i pochi che incominciano a svegliarsi possano riuscire a risvegliare gli altri dal coma. Ma per ora ci spero poco, molto poco.
lacolpaè anche nostra che ci prendono per i fondelli,che non ci ribelliamo,che ci affidiamo ai loro discorsi non realistici,nessuno ci punta una pistola per votarli.
ci vorrebbe una rivoluzione
non è il popolo a dover aver paura del governo ma il governo ad aver paura del popolo
Il problema sono le maschere che si mettono prima del voto, ricordatevi che i politici sono degli ottimi illusionisti e burattinai.
Diffidate dalle promesse date, a parole sono capaci tutti a risolvere i problemi.
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