Scritta da: Antonio Cuomo
Il diritto alla vita deve essere di tutti, senza distinzione di razza e di religione, altrimenti chiamatelo privilegio.
Composta martedì 6 settembre 2016
Il diritto alla vita deve essere di tutti, senza distinzione di razza e di religione, altrimenti chiamatelo privilegio.
La libertà è un qualcosa che esiste dentro di noi, ma che fuori svanisce.
Fummo tutti chiamati a combattere, nessuno escluso, tutti si lanciarono sulle armi e quando fu il mio turno, mi erano rimaste solo carta e penna.
Il maggior potere è quello di essere liberi lasciando liberi gli altri. Allora si forma naturalmente una morale di felicità.
Al di là della libertà c'è il rispetto della libertà.
Gli occhi della libertà trovano sempre uno spiraglio di luce.
Siamo architetti delle nostre prigioni, ci incateniamo ad esse solo per provare libertà nell'evaderle.
Nessuno potrà limitare i miei passi, nessuno potrà ostacolarmi nella mia vita.
Mai invadere quel territorio chiamato libertà, si rischia di scatenare una guerra e le guerre non fanno altro che vittime. La libertà è sacra, è un diritto di qualunque essere vivente.
Come si può parlare di libertà, se dobbiamo sacrificare la maggior parte del tempo della vita a causa di una moderna forma di schiavitù, quella del lavoro, che è figlia delle esigenze distorte di un mondo malato di profitto?