in Frasi & Aforismi (Libri)
Guardati dall'uomo di un solo libro.
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Guardati dall'uomo di un solo libro.
Per tutta la vita ho vissuto in una noce di cocco.
Non è un posto meraviglioso per viverci?
C'era poco spazio ed era buio, soprattutto la mattina quando dovevo farmi la barba. Ma ciò che mi dispiaceva di più era che non avevo modo di mettermi in contatto con il mondo esterno. Se nessuno avesse trovato la noce di cocco o non l'avesse aperta, sarei stato condannato a passare tutta la mia vita lì dentro. Forse a morire lì dentro.
Morii in quella noce di cocco. Dopo un paio d'anni la trovarono e l'aprirono; dentro trovarono me, rimpicciolito e sgretolato. "Che peccato" dissero "Se l'avessimo trovato prima, forse avremmo potuto salvarlo. Forse ce ne sono altri, chiusi dentro come lui."
E andarono in giro e aprirono tutte le noci di cocco che trovarono. Ma fu inutile. Fu tempo sprecato. Di persone che scelgono di vivere in una noce di cocco ce n'è una su un milione. Non potrei dir loro che ho un cognato che vive in una ghianda.
(da "Vivere, amare, capirsi")
"È vero! Sono sempre stato nervoso, molto, spaventosamente nervoso; ma perché dite che sono pazzo? La malattia ha acuito i miei sensi, non li ha distrutti, non li ha soffocati. Molto affinato era in me il senso dell'udito... udivo tutte le cose del Cielo e della Terra. E udivo anche molte cose dall'Inferno.
Come può dunque essere che io sia pazzo? "
Loro due erano stati qualcosa, un tempo. Come spesso succede nelle vicende umane, avevano rappresentato l'uno per l'altra quel tanto sufficiente a trasformarli adesso in due sconosciuti.
Dubita che di fuoco siano gli astri
dubita che si muova il sole
dubita che menzognero sia il vero
ma non dubitare del mio amore
Oh cara Ofelia, sono maldestro a fare versi, non ho l'arte di scandire i miei gemiti, ma che ti ami moltissimo, oh moltissimo, credilo. Addio. Il tuo per sempre, amatissima signora, finché questo corpo gli apparterrà, Amleto.
Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perché ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un'altra è pensare che il tuo sia l'unico cammino.
"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice.
"Bè, non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta."
"Come lo sai che sono matta?" Disse Alice.
"Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."
Chi sa se un giorno avrebbe raccolto intorno a sé altre bambine, per fare che i loro occhi brillassero come stelle al racconto del suo (oramai tanto lontano) viaggio nel Paese delle Meraviglie.
Chissà se avrebbe saputo partecipare, ancora con lo stesso cuore ai piccoli dispiaceri e alle loro semplici gioie, nel ricordo della sua vita di bambina e dei suoi felici giorni d'estate.
Lei era certa che Alice ne sarebbe stata capace.
Rimpiangere le proprie esperienze significa arrestare il proprio sviluppo. Rimpiangere le proprie esperienze significa porre una menzogna sulle labbra della propria vita. È quasi come negare l'esistenza dell'anima.
Fatto il misfatto!