Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi & Aforismi (Libri)
A me resta il colore del grano.
dal libro "Il piccolo principe" di Antoine-Marie-Roger de Saint-Exupéry
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A me resta il colore del grano.
Se la musica è l'alimento dell'amore, seguitate a suonare, datemene senza risparmio, così che, ormai sazio, il mio appetito se ne ammali, e muoia.
Se per caso ti dicessi che ti amo... cosa penseresti di me?
Che cosa mi hai fatto? La vita diventa troppo preziosa al tuo fianco, e io devo essere ponto a morire. Come posso combattere se provo queste emozioni?
Ti ricordi di una donna che hai amato con tutto il cuore e ne ravvivi il ricordo dedicandole un racconto. Soffri per essere stato trattato male da una donna e denigri l'intero sesso femminile. Un santo ti ha impressionato e ti fai prete. Dio ti ha dimenticato e tu predichi l'ateismo... In un romanzo o in un dramma devi essere un uomo completo. In una raccolta di storie puoi essere qualsiasi uomo, o una parte di uomo: puoi essere quel tipo di uomo che a ogni stagione si alterna dentro di te.
Potrei essere felice solo prendendomi cura di lui.
L'età ti fa capire certe cose. Per esempio, adesso so che la vita di un uomo si divide fondamentalmente in tre periodi. Nel primo, uno non pensa neppure che invecchierà, né che il tempo passa, e che fin dal primo giorno, quando nasciamo, camminiamo verso un unico e identico fine. Passata la prima giovinezza, comincia il secondo periodo, nel quale uno si rende conto della fragilità della propria vita, e quello che in principio è una semplice inquietudine va crescendo nell'animo come un mare di dubbi e incertezze che ti accompagnano durante il resto dei tuoi giorni. Per ultimo, alla fine della vita, si apre il terzo periodo, quello dell'accettazione della realtà e, di conseguenza, quello della rassegnazione e della speranza. Lungo la mia vita ho conosciuto molte persone che sono rimaste agganciate a uno di questi stadi senza mai riuscire a superarli. È qualcosa di terribile... è un cammino che ognuno di noi deve imparare a percorrere da solo, pregando Dio di aiutarlo a non perdersi prima di arrivare alla fine. Se tutti fossimo capaci di comprendere all'inizio della nostra vita questa cosa, che sembra così semplice, buona parte delle miserie e delle pene di questo mondo scomparirebbero. Però, e questo è un incomprensibile paradosso, ci viene concessa questa grazia solo quando è troppo tardi.
Voglio raccontarle una cosa, Florence. Mio padre era un uomo molto ricco, molto più di me. Si mangiò quasi tutto inseguendo un sogno assurdo, una faccenda di ferrovie, una bestialità. Gli piacevano i treni. Quando incominciò a vendere le proprietà io andai da mia madre e le chiesi: "Perché non lo fermi?" Avevo sedici anni. Mia madre mi diede un ceffone. Poi mi disse una frase che adesso, lei, Florence, deve imparare a memoria.
Mi disse: "Se ami, qualcuno che ti ama, non smascherare mai i suoi sogni. Il più grande e illogico sei tu!".
Il tempo trascorso a ridere è tempo trascorso con gli dei.
Quando il tè viene infuso con l'acqua attinta dalle profondità della mente, il cui fondo è smisurato, abbiamo davvero ciò che si chiama cha-no-yu.