Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Libri)
Nessuno che non fosse uno stupido ha mai scritto per ragioni diverse che per far quattrini.
Commenta
Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.
Nessuno che non fosse uno stupido ha mai scritto per ragioni diverse che per far quattrini.
Un racconto è una macchina per generare interpretazioni.
Un uomo è buono come qualsiasi altro, finché non scrive un libro.
Sono convinto che l'eccessiva produzione letteraria sia un'offesa sociale.
Le leggi dei robot:
- Legge Zero
Un robot non può danneggiare l'Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'Umanità riceva danno.
- Prima Legge
Un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno.
- Seconda Legge
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri Umani, a meno che ciò non contrasti con la Prima Legge.
- Terza Legge
Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.
Bisognava cercare di interpretare le sensazioni come segni di altrettante leggi e idee, tentando di far uscire dalla penombra quel che avevo sentito, di convertirlo in un equivalente intellettuale.
Un'opera non dovrà mai "piacere", "entusiasmare", ma "interessare", o almeno "incuriosire". I giudizi positivi dovranno essere espressi con i seguenti aggettivi (assolutamente vietati i rozzi "bello", "grosso", "brutto"): "intrigante" (molto in voga, ma in lieve declino), "ben strutturato", "esperto", "rilevante". I negativi: "fragile", "futile", "irrilevante", "supponente"; il colmo della ripulsa si esprime con l'aggettivo aulico "turpe".
Assolutamente vietato il turpiloquio in conversazioni letterarie, eccezion fatta per l'efficace definizione "stronzo", ma pronunciata a bassa voce e con un risolino d'intesa. Fareste ridere gli stanti al solo pronunciare locuzioni quali "alla grande", "al limite", "chiaramente", "non c'è problema", "è il massimo", "mi pare giusto". Fra i giochi di carte, consigliabili i tarocchi, tollerato il tresette.
Senza la scrittura, ogni cosa diventerà insipida. Leggere non avrebbe più senso, perché uno scrittore legge con uno scopo.
Voglio che la scrittura mostri come sono complicate le cose e sorprendenti. Voglio emozionare i lettori, ma senza trucchi. Voglio che pensino sì, quella è vita. Perché è la reazione che ho io di fronte alla scrittura che ammiro di più. Una sorta di meraviglioso sbalordimento.
[...] non riuscivo a introdurre dei personaggi in una stanza senza descrivere tutti i mobili. Lei mi dice che Hemingway insegnava a non descrivere mai i personaggi. So tutto di quella regola. Ma tiro dritto.
Non credo che un autore serio abbia mai esitato a usare un'espressione perché è già stata adoperata. Sono i pubblicitari che si sfiancano per affibbiare epiteti incongrui agli oggetti ordinari.