Scritta da: Luca Englaro
in Frasi & Aforismi (Libri)
Con la lettura, spesso, non si sa dove si va a finire.
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Con la lettura, spesso, non si sa dove si va a finire.
Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri.
La gente, drogata dal telecomando, legge molto meno, mentre leggere è vivere, e chi non legge più è colto da asfissia morale.
Non leggete il tempo, leggete l'eternità.
Il mondo è giunto
all'orlo di un confine:
se lo supererà, tutto potrà trasformarsi
in follia, la gente
andrà per le strade con
una violetta in mano oppure
si ammazzerà al
primo incontro.
E basterà poco,
una goccia d'acqua,
per far traboccare il bicchiere:
magari che sulla strada ci sia una
sala macchine
un solo uomo, o un solo decibel in più.
C'è una specie di
confine quantitativo
che è vietato superare
ma nessuno lo sorveglia
e probabilmente
nessuno sa che esiste.
(da "L'immortalità")
Non sono le nostre capacità che ci fanno capire veramente chi siamo, ma le nostre scelte.
Mare. Non ha fondo. Immagine dell'infinito. Fa venire grandi pensieri. In riva al mare bisogna sempre avere un cannocchiale. Quando lo si guarda, dire sempre: "quanta acqua!".
Adesso che ho superato già
tanti dolori e posso
leggere il mio destino come
una mappa piena di errori,
quando non sento nessuna compassione
di me stesso e posso
passare in rassegna
la mia esistenza senza sentimentalismi,
perché ho trovato una relativa pace,
lamento solo la
perdita dell'innocenza.
Mi manca l'idealismo della gioventù,
del tempo in cui esisteva ancora per me
una chiara linea divisoria
tra il bene e il male
e credevo che fosse possibile agire
sempre in accordo con
principi amovibili.
Vi ricordo che le divisioni tra paesi servono solo
a far esistere il diritto di "contrabbando"
e a dar senso alle guerra.
Di certo esistono almeno due cose
al di sopra di ogni frontiera: una è il crimine, che,
travestito da modernità distribuisce miseria su scala
mondiale; l'altra è la speranza che
la vergogna esista solo quando sbagliamo
un passo di danza e non ogni volta
che ci guardiamo allo specchio.
Per porre fine al primo e far
morire la seconda, bisogna solo lottare
ed essere i migliori.
Il resto viene da sé e di solito
è quello che va a riempire le biblioteche e i musei.
Non è necessario conquistare il mondo,
basta farlo nuovo.
(da "Racconti per una solitudine insonne")
Non voglio avere un miracolo digitale
come quello che
misura la consunzione del mio tempo.
Voglio tenermi il mio oracolo globale
che mi lascia la mia illusione
d'immortalità.
(da "Dieci pensieri sul tempo")