Mi dico che forse in fondo, la vita è così: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso. È come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo... un sempre nel mai. Si, proprio così, un sempre nel mai.
La gente crede di inseguire le stelle e finisce come un pesce rosso in una boccia. Mi chiedo se non sarebbe più semplice insegnare fin da subito ai bambini che la vita è assurda. Questo toglierebbe all'infanzia alcuni momenti felici, ma farebbe guadagnare un bel po' di tempo all'adulto-senza contare che si eviterebbe almeno un trauma, quello della boccia.
In quei giorni avete disperatamente bisogno d'Arte. Aspirate ardentemente a riavvicinarvi all'illusione spirituale, desiderate appassionatamente che qualcosa vi salvi dal destino biologico, affinché la poesia e la grandezza non siano del tutto estromesse da questo mondo.
Per la prima volta ho incontrato qualcuno che cerca le persone e vede oltre. Può sembrare banale, eppure credo che sia profondo. Non vediamo mai al di là delle nostre certezze e, cosa ancora più grave, abbiamo rinunciato all'incontro, non facciamo che incontrare noi stessi in questi specchi perenni senza nemmeno riconoscerci. Se ci accorgessimo, se prendessimo coscienza del fatto che nell'altro guardiamo solo noi stessi, che stiamo soli nel deserto, potremmo impazzire. (...) Io invece supplico il destino di darmi la possibilità di vedere al di là di me stessa e di incontrare qualcuno.
Nei momenti supremi la verità deve pur venire a galla. [...] Tutti noi, quando non abbiamo più vie di uscita, dobbiamo affrontare il destino in cui siamo imprigionati, e all'epilogo essere quello che siamo sempre stati nel profondo, qualunque fosse l'illusione in cui ci siamo voluti cullare.
È molto piacevole ascoltarlo parlare, anche se quello che racconta ti è del tutto indifferente, perché ti parla davvero, si rivolge a te. È la prima volta che incontro qualcuno che si preoccupa di me quando mi parla: non aspetta l'approvazione o il disappunto, mi guarda con l'aria di dire: "Chi sei? Vuoi parlare con me? Mi fa proprio piacere stare con te! ". Ecco cosa volevo dire con la parola gentilezza, questo modo di fare che dà all'altro la sensazione di esserci.
Chiaramente a lei non sarebbe mai venuto in mente che qualcuno potesse avere bisogno di silenzio. Non credo si renda conto di come il silenzio serve a penetrare dentro di sé, di come sia necessario a chi non si interessa unicamente al mondo esterno, perché dentro Colombe c'è il caos e rumore come fuori, in strada.
Sarebbe molto meglio se potessimo condividere la nostra insicurezza, penetrare tutti insieme dentro noi stessi e dichiarare che i fagiolini e la vitamina C, pur nutrendo l'animale, non salvano la vita e non sostentano lo spirito.