Scritta da: Eclissi
"E conserva i tuoi sogni" disse Miquel. "Non puoi sapere quando ne avrai bisogno."
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"E conserva i tuoi sogni" disse Miquel. "Non puoi sapere quando ne avrai bisogno."
"Davvero non hai letto nessuno di questi libri?" Gli domandò
"i libri sono noiosi."
"I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro" rispose Juliàn.
Sono poche le ragioni per dire la verità, mentre quelle per mentire sono infinite.
Solo allora avevo compreso che si trattava di una storia di gente sola, di essenza e di perdita, che proprio per questo vi avevo cercato rifugio, fino a confonderla con la mia vita. Che mi sentivo come chi fugge nelle pagine di un romanzo perché gli oggetti del suo amore sono soltanto ombre che vivono nell'anima di uno sconosciuto.
Schiavo dell'eterna stupidaggine di stare dietro a chi ci fa del male.
Ora che ti ho perso, so di aver perso tutto. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita e mi dimentichi senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall'inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te.
Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno e che continuo ad amarti, ora più che mai, anche se non voi sentirtelo dire.
Mentre ti scrivo, ti immagino su quel treno, con il tuo bagaglio di sogni e col cuore spezzato, in fuga da tutti noi e da te stesso. Sono tante le cose che non posso raccontarti, Juliàn.
Cose che entrambi ignoravamo e di cui è meglio che tu rimanga all'oscuro. Il mio desiderio più grande è che tu sia felice, Juliàn, che tutto ciò a cui aspiri diventi realtà e che, anche se mi dimenticherai, un giorno ti possa comprendere quanto ti ho amato.
Per sempre tua,
Penélope.
Nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta.
Ignoravo il piacere che può dare la parola scritta, il piacere di penetrare nei segreti dell'anima, di abbandonarsi all'immaginazione, alla bellezza e al mistero dell'invenzione letteraria.
Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.
Era un uomo riservato, e benché vivesse di ricordi non parlava quasi mai del passato.