Un solo male al mondo, capace di mandare in cancrena la società e di rendere putridi gli uomini: il vil denaro!
dal libro "Tra cuore e mente" di PensieriParole Staff
Un solo male al mondo, capace di mandare in cancrena la società e di rendere putridi gli uomini: il vil denaro!
L'amore è come l'acqua: ci compone, ci fa vivere e non possiamo farne a meno.
Nessuno berrebbe mai una bevanda su cui è scritto "Pericolo di Morte", eppure lo stesso messaggio per i fumatori assume contorni evanescenti.
Pensare al mondo senza aver viaggiato è come giudicare una torta senza averla assaggiata.
Dirle che mi dispiace? Vorrei umiliarmi pur di riavere il suo affetto, sarebbe inutile. Vedi questa ferita qua? È molto profonda, fa male da morire. C'ho messo un cerotto, prendo degli antidolorifici particolari: amici, amore, palestra, cani, gatti, nipoti, lavoro, famiglia, nuoto!
Sono sicura che in certi momenti non la sentirò neanche, ma poi, quando ricomincerà a dolere, nessun antidolorifico avrà effetto. Sono cosciente che un giorno, l'unico rimedio per quel dolore, sarà l'oblio.
Per la serie "criteri di valutazione": «No, io e mio marito possiamo ancora abbracciarci, significa che siamo magri»!
Moi, je suis pas moi...
Vedi, io non sono, ma se fossi,
sarei il centro della poesia;
sarei l'Esatto cui la vita,
confusa, non sentita, contraddice.
Vedi, io non sono. Perché gli altri sono;
mentre si vanno incontro
dimenticandosi in cieca brama
io entro tacito nel cane
gioioso e nella pienezza del fanciullo.
Quando m'affondo in loro e trasfiguro
Da loro il mio lume puro traspare...
Ma all'improvviso ritornano a spegnersi:
perché io non sono. (Cara, vorrei che fossi)
Edifichiamo case,
culture,
mondi nuovi
innalziamo lodi,
preghiere,
inquietudini,
ma i nostri castelli
patrie senza pareti,
buio senza notte,
morte senza vita.
Hai freddo?
Un po' caro, ma la tua voce mi scalda il cuore!
L'ossessione contemporanea verso la scienza e la tecnologia, esaltate o dannate con pari intensità, attesta un'estrema miseria culturale ed esistenziale. Se tornasse il rispetto per la conoscenza, cesserebbe forse questa attenzione morbosa per scienza e tecnologia, accompagnata dal furore grottesco di spropositati pronunciamenti, arzigogolate speculazioni, acrobazie mentali cervellotiche con cui si pubblicizzano o si demonizzano sui palcoscenici più disparati.