Scritta da: Marco Oliverio
Il matrimonio inizia con una finzione e termina con una verità.
Composta mercoledì 5 novembre 2014
Il matrimonio inizia con una finzione e termina con una verità.
Credo che la parola "gratuito" sia un modo elegante per dirti: "ti sto prendendo per il deretano".
Jarro, il famoso giornalista-buongustaio, diceva: "Per mangiare un tacchino bisogna essere in due: io e il tacchino".
È un luogo comune affermare che la Riforma ha portato a una laicizzazione delle opere nei paesi protestanti. Ma incaricandosi per conto proprio di tutta questa popolazione di poveri e d'incapaci, lo stato o l'amministrazione pubblica preparano una nuova forma di sensibilità alla miseria; sta per nascere un'esperienza del patetico che non parla più di una glorificazione del dolore, né di una salvezza comune alla Povertà e alla Carità, ma che intrattiene l'uomo unicamente nei suoi doveri verso la società e indica nel miserabile, a un tempo, un effetto del disordine e un ostacolo all'ordine. Non si tratta dunque più di esaltare la miseria nel gesto che le porta sollievo, ma, semplicemente, di sopprimerla. Se si rivolge alla Povertà come tale, anche la Carità è disordine.
Tutti sanno raccontare le favole, ma non tutti sanno farti vivere una favola.
Siate come i fiori dei campi, non gareggiano mai, sbocciano portando con se la loro bellezza, senza competere!
L'estate è bella d'inverno.
La fregata non è la moglie dell'imbrogliato.
Sarebbe cambiato qualcosa se avesse vinto lo spermatozoo arrivato secondo?
Dentro il vuoto. Fuori il mondo, Tanto pieno di niente che mi fa amare il mio dentro.