Tappi magici
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Si alza con uno scatto d'ira e con altrettanta rabbia si avvicina alla tasca del giaccone, stavolta con calma e delicatezza, apre il pacchetto, il pacchetto di sigarette, ne tira fuori una come se fosse la cosa più fragile al mondo, se la avvicina alle labbra ed esce in terrazza portandosi dietro l'accendino. I miei temi, i miei voti a scuola, i miei interessi possono essere persi, trascurati o dimenticati, ma il pacchetto di sigarette e l'accendino... No. Esce in terrazza scuotendo, senza sosta, la testa, come se tutto il mondo ce l'avesse con lui, come se lui fosse l'incompreso, la vittima di questa vita ingiusta. La vedo la rabbia che gli bolle dentro, gli occhi accecati dall'odio che non lascia che lui si accorga di quanto bene gli voglio. Adesso è solo un momento di pausa, stai preparando la prossima predica, il tuo prossimo sfogo, tanto sai che io, come ho sempre fatto, incasserò il colpo e non risponderò, rimarrò a guardare il pavimento e me ne farai una colpa. È vero non mi hai mai toccato con un dito, ma le parole a volte possono ferire di più del male fisico. Dalla sala riesco a scorgere la nuvoletta ... [segue »]
Composto mercoledì 27 aprile 2011
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