in Frasi & Aforismi (Poesia)
Nel mondo in cui vivo c'è meno poesia che in un capanno di pescatori giapponesi.
dal libro "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery
Nel mondo in cui vivo c'è meno poesia che in un capanno di pescatori giapponesi.
Scrivere: lo so fare. Parlare: un po' meno. Ho pensato che fosse infantile scrivere cose che si pensano piuttosto che dirle, ma poi ho anche pensato che i poeti facevano così. Allora voglio consolarmi con questo, sentirmi un po' poeta e un po' bambina che scrive le lettere d'amore. Per altro le parole volano via col vento, quando le scrivi rimangono indelebili nel tempo. Quindi, per quanto questo possa essere poco importante, se un giorno tra la polvere le ritroverai, sarà bello ricordare.
Il poeta erige ponti invisibili tra l'umanità e la sua anima.
Dal pianto e dal sorriso nasce la poesia.
La chitarra deve essere uno strumento appartenente alla Dea della poesia scivolato durante un sussulto d'emozione.
Il pensiero non si può fermare, è ribelle e va dove gli pare.
La grande poesia stupisce per le sue rivelazioni.
Le parole parlano sempre, e se o quando non dialogano a vicenda, monologano con se stesse facendosi domande senz'alcuna risposta.
Chi ama scrivere traduce le proprie emozioni in parole. Parole che svegliano emozioni in chi nel leggerle riconoscerà le proprie.
Il poeta produce idee a costo zero; le diffonde a costo proprio e influisce sull'immaginario collettivo, contribuendo massicciamente alla costituzione di un mondo migliore.