Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.
I capricci, con tanto di manifestazione carnevalesca, di una minoranza del Paese sono certamente legittimi, ma non possono essere elevati a rango di diritti.
Schwerin: "Signor Presidente, la mia esperienza politica personale mi ha causato alcune difficoltà, dato che già da molto tempo ho lavorato per la germanicità in Polonia e a partire da quei tempi ho vissuto un ripetuto tira e molla dell'atteggiamento verso i polacchi. È una..." Freisler: "Un tira e molla di cui incolpa il nazionalsocialismo?" Schwerin: "Mi riferivo ai molteplici omicidi..." Freisler (urlando): "Omicidi?" Schwerin: "Quelli in patria e all'estero..." Freisler: "Lei non è altro che un misero mascalzone! Non crolli sotto il peso della sua cattiveria! Sì o no? Crolla?" Schwerin: "Signor Presidente!" Freisler: "Sì o no? Risponda chiaramente!" Schwerin: "No." Freisler: "Ma lei non può nemmeno più crollare, dato che è soltanto un povero straccio che non ha neppure rispetto di sé stesso."
Berlusconi però è uno che reagisce bene, anche quando c'ha i processi. È uno di carattere, bisogna ammetterlo. Anche questo processo sui fondi neri alle Fiamme Gialle che c'ha ora con Gherardo Colombo farebbe paura a tutti. Ma lui ha dichiarato ai giornali: "No, no, sono tranquillo, sono sereno, la notte dormo come un bambino". Cioè si sveglia ogni tre ore e piange.
Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io". Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi.