Scritta da: Alexandre Cuissardes
In Italia abbiamo la politica più giusta per un paese sbagliato.
Composta martedì 24 febbraio 2015
In Italia abbiamo la politica più giusta per un paese sbagliato.
La malagiustizia costa molto a tutti, ma soprattutto costa tutto a troppi.
Il politico non può far ammanettare il magistrato, ma il magistrato può far ammanettare il politico. Entrambi però con cattive leggi e cattive sentenze possono far ammanettare il cittadino, che invece non può far ammanettare né gli uni né gli altri.
Sulla carta sono garantiti i più sacri diritti mai concepiti. Di fatto, l'eccessivo garantismo pare garantire nient'altro che l'impunità di un sistema malfunzionante e corrotto.
Sembra che il finto moralismo sia diventato una nuova forma di politichese.
L'alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l'odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore.
Ove gli appetiti mutino in ingordigia, il tepore della mensa incendierà in baccanale.
Nessuno dovrebbe permettersi di dire e decidere quando la vita di un altro debba finire. Le stesse persone che si schierano a favore della libertà, poi sono capaci di pensare che possano decidere per la vita di altri, e di conseguenza della loro libertà. Ciò non è tollerabile.
In Italia la politica ha un solo grande difetto: gli elettori.
Hitler è morto ma ne sono nati tanti altri. Dittatori sanguinari e tragicamente ridicoli ancora esistono e si trovano ovunque. Sono dei vigliacchi che se la prendono con i più deboli e indifesi, seguitandoli e ammazzandogli o facendoli prigionieri. Insomma, sono tipo un cancro maligno per i loro popoli e per tutta l'umanità.