Scritta da: Alexandre Cuissardes
in Frasi & Aforismi (Politica)
Chi si dà alla politica dimentica chi è stato e ricorda soltanto cosa avrebbe voluto essere.
Composta mercoledì 7 gennaio 2015
Chi si dà alla politica dimentica chi è stato e ricorda soltanto cosa avrebbe voluto essere.
Sciagurati quei governi che affidano la vita dei cittadini a chi pensa solo alla propria.
Non siamo noi la causa di quello che fa Al-Qaida. Io sono responsabile di un giornale in Francia, non di Al-Qaida. Non bisogna puntare il dito contro delle vignette satiriche, bensì contro i terroristi che non hanno bisogno di questo pretesto per agire.
Quando ascolto i politici è veramente desolante essere calpestati dai loro sudici zoccoli e non vedere soccorsi all'orizzonte. I politici si dichiarano tutti onesti, un po' come sostenere la verginità di una meretrice.
I grandi di ieri hanno fatto l'Italia, i "grandi" di oggi fanno di tutto per distruggerla.
La democrazia occidentale è fatta di masse di poveri che devono sacrificare la propria esistenza per il lusso di pochi ricchi.
L'insegna "la legge è uguale per tutti" nelle aule di tribunale volta sempre le spalle ai giudici. O sono essi stessi che voltano le spalle all'insegna?
I politici sono come tanti buoni pastori che proteggono il gregge ma poi lo tosano e lo mungono regolarmente.
Il Movimento 5 Stelle è una lobby dittatoriale. Un movimento politico che sfrutta il gregge che li vota per far soldi. Se veramente avessero combattuto a fianco del popolo, avrebbero lasciato quasi tutto il denaro dei parlamentari nelle tasche dello stato e non versato nelle tasche del movimento. Un movimento creato con lo scopo di aiutare la nazione non espelle gli appartenenti come fanno loro, per banali scuse o cause di tipo economico. Uno non vale uno come divulgano, perché l'unico a valere sono i vertici dittatori del M5S. Io non voto per le lobby, ho interesse di migliorare l'Italia e le uniche persone a poterlo fare siamo noi giovani, solo a noi può interessare realmente il bene della nostra nazione, quindi il nostro presente e futuro.
La disonestà, la corruzione, è così evidente e sviluppata nel nostro paese, tanto da incarnarsi nelle deboli coscienze di uomini piccoli ma privilegiati che hanno il coraggio di definirsi uomini di stato.