Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Religione)
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
Commenta
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
Sei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni; piuttosto è vero il contrario. Dio ha creato il mondo in sei giorni perché questo numero è perfetto, e rimarrebbe perfetto anche se l'opera dei sei giorni non fosse esistita.
Ci vuole coraggio morale per soffrire, coraggio religioso per godere.
La differenza fra il teorico della fede e il credente è grande quanto quella fra lo psichiatra e il matto.
Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.
L'idea o lo spirito analogamente al Dio della bibbia non è altro che un fantasma di noi stessi, ovvero il frutto di un'astrazione alienante.
La religione è finita. Non c'è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora.
Da lungo tempo ho capito che il buon Dio non ha bisogno di nessuno (ancor meno di me che di altri) per far del bene sulla terra.
A tali sciagure ha potuto indurre la religione.
L'essenza del sentimento religioso non si lascia imprigionare in nessun ragionamento. C'è in questo sentimento qualche cosa che sfugge.