Scritta da: Ferruccio Parrinello
in Frasi & Aforismi (Religione)
Alcuni gesti parlano più di mille sermoni.
Composta domenica 14 agosto 2011
Alcuni gesti parlano più di mille sermoni.
Spesso cerchiamo di mettere nella nostra testa... nelle nostre preghiere... nel nostro cuore! Ma la cosa giusta da fare non è mettere, né arricchire con fronzoli e orpelli la nostra preghiera, ma togliere con molta umiltà tutto quello che è il nostro io e spogli di noi stessi, metterci di fronte a Dio.
La preghiera dovrebbe cominciare così: Sono qui Signore con il mio niente, per permetterti di riempirmi di te...
Non dobbiamo elevare noi stessi, perché non c'è bisogno di essere santi per permettere a Dio di venire da noi, è venuto per i peccatori... ricordiamolo, mentre cerchiamo di elevarci a santi... la cosa più bella della preghiera è proprio questa... sentirsi peccatori e bisognosi del suo abbraccio.
Restiamo in silenzio, di fronte al Suo amore, di fronte alla Sua santità, noi siamo veramente piccola cosa... ma ci ama proprio per questo, perché siamo un suo progetto e ci faremo plasmare dalle sue mani. La creazione dell'uomo nuovo inizia così...
Ci si dimentica spesso che da lassù qualcuno ci sta osservando!
Abbiamo bisogno di preti, Signore, ma di preti fatti sul tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo "occasionali", ma preti autentici, che ci trasmettano te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure. Vogliamo preti "a tempo pieno", che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in te; preti che parlino con la vita, più che con la parola e gli scritti; preti che spendano il loro sacerdozio anziché studiare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l'uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi; ha ancora fame; ha ancora sete; fame e sete di te, che solo tu puoi appagare. Allora donaci preti stracolmi di te, come un Curato d'Ars, preti che sappiano irradiarti; preti che ci diano te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno. Perdona la mia impertinenza: tieniti i preti dotti, tieniti i preti specializzati, i preti eloquenti, i preti che san fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore, bastano i preti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo limpido. Cerchiamo preti che sappiano pregare più che organizzare, preti che sappiano parlare con te, perché quando un prete prega, il popolo è sicuro. Oggi si fanno inchieste, si fanno sondaggi su come sarà, su come la gente vuole il prete. Non ho mai risposto a queste inchieste, ma a te, Signore, posso e voglio dirlo: il prete io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, o Signore, preti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a te, preti che sappiano adorare, impetrare, espiare; preti che non abbiano altro recapito che il tuo Tabernacolo. E dimenticavo: rendici degni di avere tali preti.
"Sono venuto a portare il fuoco sulla terra. E come vorrei che fosse già acceso!"
(Lc12,49)
È questo fuoco che brucia ogni paura, che fa partire, che rende ogni cosa possibile, che fa sperimentare nella povertà, paradossalmente, la bellezza della vita, che fa scorgere nel volto degli ultimi il volto di Gesù. È questo fuoco che mi conduce sempre verso ciò che è incerto, precario, incomprensibile e fino a quando arderà, sarò al sicuro perché il Signore sarà con me.
La tua voce
La tua voce non l'odo e pur la sento.
Or mi conforta or mi riprende.
Il mio cuore sussulta e anche
quando alla sera mi togli un giorno,
so che Tu, o Dio, me ne dai mille.
Vorrei un giorno riuscire andare a cena o a pescare con Dio, parlare di tutto, ascoltare i suoi problemi e poi parlargli dei miei, accompagnarlo a casa in scooter e auguragli una buona giornata... probabilmente anche Lui ne ha bisogno.
Dio ci ha lasciato 10 regole essenziali per essere un buon cristiano, (mi chiedo se non ci fosse stato il sesto comandamento io avrei mai ucciso qualcuno).... ma ora, senza sentirmi Dio, vorrei lasciargli io una semplice regola sperando che la legga....
La vita è troppo breve per trascorrerla soffrendo, ci pensa già l'uomo a complicarsela, se ti ci metti pure Tu...
Per cominciare a far posto al nostro io divino, dobbiamo togliere il nostro io umano, solo così Gesù potrà vivere in noi!
Il Regno che ci propone Gesù è uno stile di vita che porta a costruire una società alternativa. Chi ha colto il Suo messaggio attraverso le parabole del grano, del chicco di senape e del lievito, processi di crescita, comprenderanno i falsi valori. Vivendo la condivisione, il servizio, l'amore realizzeranno il Regno. Osservare, giudicare e attuare per crescere nella fede e cambiare il sistema.
Trovo estremamente sciocco parlare di intelligenza di fronte alla fede. Abdica alla propria chi si professa fedele? Io credo che ne sia privo colui che ride dell'altrui sentire.