Scritta da: Elisabetta
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Rispetta il bambino. Non essere troppo il suo genitore. Non invadere la sua solitudine.
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Rispetta il bambino. Non essere troppo il suo genitore. Non invadere la sua solitudine.
Le decisioni sono soltanto l'inizio di qualcosa. Quando si prende una decisione, in realtà si comincia a scivolare in una forte corrente che ti porta verso un luogo mai neppure sognato al momento di decidere.
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al Mondo.
Ah, signori miei, tant'è: forse l'unica ragione per cui io mi considero un uomo intelligente è appunto il fatto che in tutta la vita non sono mai riuscito a cominciare né a finire nulla.
La solitudine è la sorte degli spiriti grandi.
Nessuno è libero se non è padrone di se stesso.
Non c'è niente di vago o di indefinito nella tua intensità e nella tua passione nel momento in cui smetti di andare a destra e a sinistra e ti impegni direttamente.
È la tua stessa inclinazione a coinvolgerti emotivamente in un modo che ti sovrasta, a portarti alle fughe laterali.
Questa volta incontra ciò che la vita ha da offrirti a testa alta.
Una parte di uomini opera senza pensare,
una parte pensa senza operare,
pochi operano dopo aver pensato.
Intuì con la comprensione di un adulto che questioni di realtà concreta diventano non insignificanti, ma meno vitali quando le si esamina al cospetto della maschera quieta e silenziosa della morte. Lo capì con la comprensione di un adulto e lo accettò con il sollievo di un adulto. Fu un'orma fuggevole, l'impronta di una scarpa nella sua mente. Così in un bambino sono tutte le impressioni adulte; è solo negli anni a venire che il bambino capisce di essere stato formato, plasmato da esperienze casuali; tutto quello che rimane nell'istante oltre l'impronta è quell'odore pungente di polvere da sparo che è l'accendersi di un'idea che prescinde dal numero effettivo dei suoi anni.
Il primo passo di ogni grande sapere è il sapere di non sapere.