Scritta da: Luca Cape
- Colleziona privacy per rispetto alla tua vita.
- Colleziona mi piace per paura che la tua vita non sia visibile agli altri.
Purtroppo sta vincendo la seconda.
Composta martedì 28 aprile 2015
- Colleziona privacy per rispetto alla tua vita.
- Colleziona mi piace per paura che la tua vita non sia visibile agli altri.
Purtroppo sta vincendo la seconda.
Con Facebook ci conosciamo tutti, ma in realtà non conosciamo nessuno.
Ogni ora passata nel mondo virtuale è un'ora rubata alla tua vita. Ripulisciti dalla polvere della rete che si insinua nei meandri del tuo cervello e non lascia spazio alla vita reale. I contatti cercali tra le persone che conosci e quando le incontri non ti servono le faccine di Facebook per dimostrare affetto, ti basta guardarle negli occhi, donare un sorriso e un po' del tuo tempo. Siamo persone, non figurine su uno schermo.
- Professor Paletti, non le pesa portarsi dietro una macchina da scrivere durante i suoi viaggi? Siamo nel ventunesimo secolo!
- Potrei dire lo stesso del suo aggeggino elettronico. Non le pesa portarsi tutti i suoi 1200 amici in tasca ed esser visibile anche quando sta al cesso? Mio caro, quel che trasporto con me è vita, la vostra è dipendenza.
Tutti buoni e tutti perfetti su Facebok, tutti che regalano tvb e cuoricini, ma come siete nella vita reale? Se il buono è così tanto, come mai fuori c'è solo il marcio?
Vi siete mai affezionati ad una persona semplicemente sentendola per chat, o messaggi? So che può sembrare stupido, ma credo di non essere l'unica.
È inutile che su Facebook ti atteggi in stile Sandokan, quando nella realtà sei un emerito idiota.
Perché dover temere il giudizio di chi forse non conoscerai mai, di chi ti legge distratto per passare un po' del suo tempo? Vivi questo mondo virtuale per quello che è, un angolo dove nascondere la realtà e vivere la fantasia.
Facebook e gli altri social network: milioni di solitudini che si incontrano rimanendo sole, per poi sconnettersi e sentirsi ancora più sole.
Ignoranti e stupidi popolano il web con l'arma più potente: il diritto di parola senza il filtro del cervello.