Scritta da: Giuseppe Beppino Reali
Il mondo ora ci vuole distinti e distanti, ma con il tempo torneremo a vivere di istinti e di istanti.
Composta domenica 12 aprile 2020
Il mondo ora ci vuole distinti e distanti, ma con il tempo torneremo a vivere di istinti e di istanti.
Ti amo nell'odio più profondo.
Non pensate al male che stiamo subendo, ma riflettete sul male che stavamo facendo, forse in parte lo meritiamo.
La paura, il terrore. La voglia di scappare, ad ogni costo. Un treno, qualsiasi mezzo possibile. Il telefono e la connessione, per parlare coi parenti. Ora li capite i migranti? Ora, cazzo, capite cosa provano?
L'italiano medio è una astrazione degli intellettuali o degli aspiranti/sedicenti tali.
Non è solo un atto di obbedienza. È riconoscenza, solidarietà. Quando si fa squadra, si lotta insieme. Non esiste religione, cultura, o provenienza. Tutti siamo coesi, a pensare, agire all'unisono.
Le persone guardano, ma vedono ciò che desiderano vedere. Qualcuno lo chiama egoismo, per me è solo indifferenza ed è questo il male più spietato di questa nostra società.
Tutti i diritti di ogni persona, compresa la sua indipendenza, gli vengono strappati dalla nascita in poi.
Appena tutto sarà finito, vivremo una nuova Primavera. Tutti insieme.
Il mondo è costituito da tanti computer che fan capo tutti alla stessa memoria. Basta mandare in rete un virus sconosciuto per distruggere la loro stabilità e mettere in crisi tutto il sistema. Auguriamoci che scoprano presto un idoneo antivirus.