in Frasi & Aforismi (Società)
La società è impegnata nel buffo gioco di guardia e ladri, sembra di assistere ad una commedia dove però i ruoli non sono ben definiti e gli onesti finiscono sempre in miseria.
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La società è impegnata nel buffo gioco di guardia e ladri, sembra di assistere ad una commedia dove però i ruoli non sono ben definiti e gli onesti finiscono sempre in miseria.
In questo mondo tutto è relativo, arbitrario, convenzionale; nell'universo solo l'ignoranza è assoluta e perciò comanda.
La storia dell'umanità sembra sempre di più ad un fiore che marcisce prima ancora di sbocciare.
Se alcuni poeti sono maledetti, la società è stramaledetta.
Chi è contro il governo dell'imbecillità può essere un anarchico, ma chi è contro il governo della logica è senz'altro un'autorità.
Sulla carta i diritti dell'uomo sono stati creati da anni, ora bisogna crearli sulla pelle.
La concorrenza è un bene perché distrugge le imprese deboli, ma anche le nazioni sono imprese e l'Italia non mi sembra poi molto forte.
Sartre diceva che il novecento era il secolo del non sapere, ed aveva ragione, infatti più che della qualità della vita, ci si è preoccupati della qualità della stupidità, con le vistose e penose conseguenze, che sono sotto gli occhi di tutti.
Oggigiorno i mass media e la ricchezza fanno i politici, i politici fanno le leggi e le leggi, amministrate abilmente da zelanti burocrati, rovinano il popolo. Comunque tutto avviene nel più completo rispetto delle regole democratiche e tutti possono dare il meglio di se stessi per raggiungere l'obiettivo finale.
Nell'antichità Dio faceva il re, il re faceva le leggi e per completare l'opera le leggi rovinavano il popolo; oggigiorno le cose sono molto cambiate, ma il popolo rimane sempre rovinato.