Scritta da: Emilio Rega
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
Quand'è che riuscirò a rimettere in piedi questa vita sgangherata?
Composta martedì 12 marzo 2013
Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
Quand'è che riuscirò a rimettere in piedi questa vita sgangherata?
Facciamo il gioco dei sinonimi e dei contrari. Dammi un sinonimo di "ti amo" ed un contrario di "ti odio". Poi mi dico che sogno tra le stelle e muoio tra le pietre e così non cerco più né sinonimi né contrari e resto senza parole, senza pensieri. E se tutti si aspettano colpi bassi, li tranquillizzo, perché al massimo faccio solo qualche colpo di testa e poi me ne pento. Voglio pace e non guerra, ma far capire che sono un umano tra gli umani sembra bestemmia a molti. Gli altri possono e devono, io non posso e non devo. Sono già di spalle e mi lascio la strada dietro, contromano e contro cuore. Voglio che gli altri siano felici quanto il mare, io scelgo di fare una passeggiata tra le ortiche.
Nessun piacere della mia mente potrà mai cassare il desiderio del mio cuore.
Se hai fatto tutto ciò che potevi, non devi avere rimpianti. Se non lo hai fatto non c'è niente da rimpiangere.
A volte la nostra libertà è solo una "parola" detta ma non sentita dalla nostra anima. Colpa dei ricordi, delle delusioni ma soprattutto colpa di chi ci usa e poi ci lascia come se fossimo degli "oggetti".
La pioggia estive gocciola di lira e d'ode. Due respiri tangibili e corpi che sfavillano sul vento. Il loro letto, fiume di color rubino, l'incantevole rapsodia che trascina il lieto fior di corpi, dove il torrente conguaglia arcobaleno, tra il sogno d'amore e realtà.
È sempre opportuno distinguere chi si definisce "solo" da chi invece "solitario". Il primo ripudia la sua condizione e ne soffre, il secondo la cerca e ne beneficia.
Odio quel senso di vuoto d'anima, odio aver timore, aver un angoscia che non sai da dove arriva. Odio quelle giornate, dove i no arrivano e ti senti talmente "sfortunato" da pensar tantissime volte prima di far un gesto anche il più banale. Vi capita anche a voi?
Sono una continua sfida e sai perché? Non sopporto "l'ordinaria monotonia". Amo troppo la mia folla.
Non mi sfiorano le belle parole, ne ho sentite troppe. Mi conquistano i fatti, le sorprese e chi dimostra di "esserci".