Scritta da: Mara
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
Accarezzo dolcemente il mio passato, anche quello più tempestoso. In fondo, è parte di una storia, scritta in modo indelebile dentro di me.
Composta lunedì 18 febbraio 2013
Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
Accarezzo dolcemente il mio passato, anche quello più tempestoso. In fondo, è parte di una storia, scritta in modo indelebile dentro di me.
Non mi piacciono le persone che fingono, che dicono di non soffrire. Mica sei forte se ridi con le labbra ma dentro ti struggi. Sei forte se ti immergi nel dolore e ne esci anche se con le ossa distrutte. Non parliamo dell'anima poi, da raccogliere col cucchiaino. Mica siamo sempre a teatro, mica dobbiamo dare sempre spettacolo. Si che le lacrime fan colare il cerone. Ma quant'è bello viversele le proprie lacrime. Lavano via dolore e dispiaceri e rendono l'anima nuova.
Un abbraccio elemosinato non avrà mai quel calore che arriva a scaldarci l'anima; meglio voltare pagina, per cercare di dipingere Primavera nell'inverno del cuore.
Vorrei sempre scorgere un'apertura verso inusitate strade che conducono a spazi mentali senza orizzonti e non sentirmi costretta nei tortuosi vicoli ciechi del quotidiano. Vorrei potermi ritrovare, un giorno, così per caso, come un essere che si dispieghi nella sua incontrastata pienezza, senza separazioni, né confini. Ma è nel silenzio che scorgo l'albeggiare del mio sole, quel sole che mostra l'essenza senza veli e ti dà la forza, nell'afflizione, di comprendere che questa nostra realtà non è altro che una mappa di uno smisurato territorio. Basta, a volte, sentire che il succedersi del tempo non cambia una realtà di per sé immutabile. Non è facile immaginarsi come puntini in un universo quando vedi solo te stesso come universo e tutto il resto puntini.
Io fatta di sorrisi e di sguardi. Io complice di me stessa, legata a quella forza che mi tiene in piedi anche quando vorrei arrendermi e piangere. Io che so cosa ho dentro e quanto ho da dare. Io che piango sempre da sola e da sola ritrovo la forza, io che adesso ho bisogno di piangere tra le braccia di qualcuno; di essere consolata, coccolata e capita. Io che ho bisogno di qualcuno che mi dica: "Non sono più sola"!
Con occhi di azzurre vedute canta la mia libertà come figlia del vento. Lunghi vigneti come spazi fra i capelli, campi di grano, ulivi e cemento. Troppo lontana la mia libertà fatta di pioggia di neve, di rovi infiniti e bacche. Una corsa nel prato fra i girasoli dei miei dolci anni, la mia libertà agognata. Il temporale che bagna i corpi nel fieno appena colto, la mia libertà difesa. Mentre si apre il cielo su ripidi torrenti che carezzano le pietre, ospiti eterne de greto, la mia libertà costruisce fatica. Ecco, nasce l'arcobaleno col chiarore del primo giorno. Sbadiglia l'alba sul castello di stagnola, saluta anch'essa la libertà conquistata, mia ultima invenzione.
Amo le mille sfumature di ciò che sono. Quelle sfumature che in molti detestano, ma che reputo manifestazione vera e pura del mio io più profondo.
Le porte del cuore non si aprono e si chiudono a comando, no! Quando qualcosa ti ha toccato davvero dentro. Non puoi guardarti intorno fin quando quegli occhi ancora li senti su di te fin quando quei baci, quelle carezze, quelle coccole le senti su di te. Se invece ci riesci tutto ciò che ho citato prima non è mai stato.
Fare la dura non mi serve a niente! Preferisco piangere, buttare fuori rabbia e dolore, assimilare l'ennesima delusione e poi ricominciare a respirare, asciugare i miei occhi e continuare la mia strada!
Io non credo nella notte. Non credo a quando mia mamma mi vieta di rientrare a mezzanotte perché ha paura delle persone che ci possono essere a quell'ora. Io credo che se qualcuno mi deve fare o dire qualcosa lo faccia anche alle cinque, sei, sette, anche bussando alla porta di casa. E comunque essere abbandonata nuda al freddo tra le stelle non farà mai male quanto di quando m'hai abbandonata.