Scritta da: Rossana Emaldi
L'uomo è incapace di imparare dalla propria storia.
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L'uomo è incapace di imparare dalla propria storia.
Per ritrovare se stessi, bisogna sapere chi siamo. Solo le nostre origini ce lo insegnano.
Dicevano gli antichi che non c'è nulla di peggio di un popolo che dimentica i suoi poeti; e invece c'è di peggio: un poeta che dimentica il suo popolo.
I leoni di Traù sono stati distrutti; ma ecco che, distrutti, sono, come non mai, divenuti simbolo vivo e testimonianza certa. Solo uomini arretrati ed incolti possono illudersi che, demolendo le pietre, si cancelli la storia.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono ricordati come l'esempio di coraggio e giustizia, la loro morte è un lutto nazionale, poiché due grandi uomini, hanno agito per nome e per conto di noi cittadini italiani. Raggiungendo risultati sorprendenti, oltre al maxiprocesso, risultati pienamente espressi ancora oggi più che mai nelle associazioni antimafia, gestite con coraggio dai cittadini che "si contrappongono al puzzo del compromesso morale". Pur sapendo che nonostante sarebbero stati uccisi da vili attentati mafiosi, i giudici hanno continuato giorno dopo giorno, a lavorare per una Sicilia libera, per un'Italia libera, per il bene di noi tutti, per garantirci la legalità, hanno investito le loro idee, in prima persona, fiduciosi nel futuro, fiduciosi nei giovani, e nei cittadini italiani.
Ci sono persone che scrivono la storia ed altre che la leggono, il più delle volte senza capirla.
La storia è la madre di qualsiasi insegnamento.
O la storia è una cattiva maestra o l'umanità è una pessima allieva.
La morte di cui si dovrebbe aver paura non è quella del corpo, ma quella della memoria.
I vincitori scrivono la storia, ma gli sconfitti sono quelli che la colorano.