Scritta da: Staff PensieriParole
Pubblicata prima del 01/06/2004
in Frasi & Aforismi (Tempi Moderni)
La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
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La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
Gli americani mangerebbero immondizie, se solo fossero ben condite con il ketchup.
La scuola dovrebbe insegnare la responsabilità e non l'obbedienza, ecco perché è in crisi.
Tutto il nostro lodato progresso tecnologico - la nostra molta civiltà - è come la scure nella mano di un criminale patologico.
Metà della popolazione mondiale è composta da persone che hanno qualcosa da dire ma non possono.
L'altra metà da persone che non hanno niente da dire e continuano a parlare.
Gli Osama Bin Laden sono decine di migliaia, ormai, e non stanno soltanto in Afghanistan o negli altri paesi arabi. Stanno dappertutto, e i più agguerriti stanno proprio in Occidente. Nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre università, nei gangli della tecnologia. Quella tecnologia che qualsiasi ottuso può maneggiare. La Crociata è in atto da tempo. E funziona come un orologio svizzero, sostenuta da una fede e da una perfidia paragonabile soltanto alla fede e alla perfidia di Torquemada quando gestiva l'Inquisizione. Infatti trattare con loro è impossibile. Ragionarci, impensabile. Trattarli con indulgenza o tolleranza o speranza, un suicidio. E chi crede il contrario è un illuso.
L'unica cosa che tutti aspettiamo è la pace sulla terra, la fine delle guerre. È un miracolo ciò di cui abbiamo bisogno. Il miracolo, il miracolo che tutti aspettiamo oggi.
Non so se Dio esista. Ma se esiste spero che abbia una buona scusa.
Viviamo in un periodo di trasformazioni gigantesche: magari potrei finire a dirigere un museo della scienza e della tecnica a Singapore.
Uno dopo l'altro si alzano i sottili veli di grazia scura, e a grado a grado le cose si vedono restituire le loro forme e i loro colori, e vediamo l'alba rifare il mondo nel suo disegno antico. Gli esangui specchi risplendono la loro vita imitativa. Le candele spente stanno in piedi là dove le abbiamo lasciate, e accanto a loro giace il libro semisfogliato che stavamo studiando, o il fiore con un filo di metallo per gambo che abbiamo portato al ballo, o la lettera che non abbiamo avuto il coraggio di leggere, o che abbiamo letto troppo spesso. Nulla ci sembra mutato. Dalle ombre irreali della notte ritorna la vita reale che ben conosciamo. Dobbiamo riprenderla là dove abbiamo smesso, ed ecco che si impossessa di noi il terribile senso della necessità di continuare a spendere la nostra energia nella stessa noiosa routine di abitudini stereotipate, o forse il selvaggio desiderio di poter aprire i nostri occhi su un mondo rinnovellatosi nella tenebra per il nostro piacere, un mondo in cui le cose abbiano forme e colori nuovi, e sia mutato, o abbia altri segreti, un mondo in cui il passato abbia poco o nessun posto.