Scritta da: C. De Padua Visconti
Una generazione che commette atrocità sui bambini non solo non può essere perdonata, ma vivendo offende la vita stessa!
Composta giovedì 19 novembre 2015
Una generazione che commette atrocità sui bambini non solo non può essere perdonata, ma vivendo offende la vita stessa!
Nascerà una nuova professione. L'accompagnatore fiscale. Tu consegni i tuoi contanti e lasci una commissione ad una persona che ti accompagna a fare spese e paga con la sua carta. Un nuovo lavoro per i giovani e meno giovani.
Abbiamo l'Iphone 6 ma mentalmente siamo nel Medioevo.
La globalizzazione? Quando bussa alla mia porta non gli apro.
Tutto ciò che vedi è un tuo riflesso. Siamo della stessa sostanza al centro dell'universo, un giorno scoprirai che non sei mai stato te stesso. Abbiamo un solo sguardo ma con occhi diversi. Siamo una sola famiglia in case separate. Siamo dei cellulari al sette per cento caricati. Abbiamo la forza di cavalcare le montagne. Ma stiamo aspettano che ci mettano le ali. Siamo un computer con tante registrazioni; Immagini, video e molti nomi. La nostra programmazione non l'abbiamo ancora trovata. Forse perché stiamo aspettando un nuovo Apple. Ma se ci guardiamo attorno, volti solo al lato positivo. La forza ci colpirà e diventeremo vivi. Non in senso reale. Ma vivi nella conoscenza universale.
Tra i mali sociali la menzogna e l'ingratitudine hanno da sempre inquinato l'influenza del denaro che, a sua volta, inquina le forze del pensiero. La scomparsa del denaro e la sua trasformazione in bilanci e numeri sarà un atto evolutivo o involutivo? Opera demoniaca o divina? Qui, torna in ballo la fede.
Sono sempre più demoralizzata e allo stesso tempo disgustata da ciò che vedo intorno a me e da ciò che sento. Mi rendo conto che il mondo va a rotoli e noi siamo sempre più impotenti di fronte alle prospettive che ci eravamo creati. Qui non è come la tempesta che dopo esce il sole e l'arcobaleno, qui si può solo piangere e pregare nella speranza di avere un futuro migliore.
Postmodernità: dall'arte di denuncia all'arte della rinuncia.
In Italia, tra la prima guerra mondiale e la terza in atto, si è passati dalla cultura del "Fascio" a quella dello "Sfascio". Il problema attuale, però, sta tutto nel fatto che, per ricostruire, oltre alla pianificazione, occorrono le mani e non i telefonini.
Io sono bellissima. Alta, magra, però porto la quinta. Vergine, giovanissima, ma ti so spiegare tutto il kamasutra. Voglio vederti come dici che sei: alto, magro, ma con le spalle larghe così. Giovane, ricco e celibe e con una gran fretta di sposarmi. Siamo in crociera, navigando su internet, siamo in luna di miele, fino a quando non c'incontreremo, così vecchi da ricordare Calimero. Nulla di tutto quello detto in chat e senza nemmeno i soldi per pagare la connessione flat.