Le sue cosce. La corrente che gli risale la spina dorsale. La carta sottile delle palpebre. L'odore di capelli dei capelli. L'assurda, ebete, insensata, idiota, perfetta semplicità dell'incastro.
Commenta
Le sue cosce. La corrente che gli risale la spina dorsale. La carta sottile delle palpebre. L'odore di capelli dei capelli. L'assurda, ebete, insensata, idiota, perfetta semplicità dell'incastro.
C'è chi crede che una cosa sia giusta perché l'ha sempre fatta, senza domandarsi che potrebbe sempre aver sbagliato.
Non ama abbastanza chi pone dei limiti alla sua attesa.
Le delusioni prima o poi ci cambiano eccome, altro che storie, ci portano a tradire, a non credere più agli altri, a diventare freddi e a volte spietati di fronte a un accenno di luce che vorrebbe nascere e bruciare per noi. Si soffre ancora di quei legami che sentivamo forti, ai quali avevamo tenuto molto, più di noi stessi, più della nostra vita, ma eravamo puri o, come direbbero giustamente molti, ingenui e in buona fede. Io direi ingenuamente puri. Non è che non ci si creda più o non si voglia credere o sperare nei sentimenti, è che la sofferenza e il male subiti ci costringono ogni volta a porre paletti inevitabili e a far superare prove difficili a chiunque, come se dicessimo: le mie pene so solo io quanto le ho pagate, sono diventate premi di immenso valore, e se una persona li vorrà condividere e mi amerà davvero con tutto il cuore, nessuna prova peserà e durerà mai abbastanza per conquistare e far risplendere tutto ciò che avevo perduto nella mia unica e immensa fiamma d'amore.
Quante persone passano sulla sensibilità altrui con la delicatezza di uno schiacciasassi!
Il viso è importante, è l'espressione della persona, il vero contatto ce l'hai con gli occhi.
Se certe persone amassero il loro partner come amano il loro iphone, sarebbe già qualcosa!
Solitamente chi ha qualcosa da nascondere ti risponde con altre domande.
Io sono di quelli ai quali piace stare al caffè fino a tardi... Con tutti quelli che vogliono andare a letto. Con tutti quelli che hanno bisogno di una luce per la notte.
Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorrerebbe.