Scritta da: Alexandre Cuissardes
in Frasi & Aforismi (Politica)
La parola crisi è come il cilindro di un grande prestigiatore. È piccola ma contiene cosi tanti morti ed una enorme bugia.
Composta giovedì 20 agosto 2015
La parola crisi è come il cilindro di un grande prestigiatore. È piccola ma contiene cosi tanti morti ed una enorme bugia.
Come possiamo pensare di ripulire il paese se una gran parte di noi non è capace neppure di tenere pulito il pezzo di marciapiede davanti alla propria casa?
Se a tutti quelli che in vita hanno fatto i bravi, i belli e puri, venisse fatta l'autopsia prima di seppellirli ci accorgeremmo di quanto erano brutti dentro.
In uno stato civile anche un solo caso di malagiustizia è già troppo.
È meglio avere rimpianti perché nessuno dei nostri sogni si è avverato, piuttosto che vedere trasformarsi in realtà anche solo uno dei nostri incubi.
Ho un leone dentro ma il mio corpo fatto di pelle d'agnello è la sua gabbia, lo tiene prigioniero. Alla fine lui morirà di vecchiaia ed io di rimpianti per non essere riuscito a farlo uscire.
Per troppi ormai non esiste più il dire "oggi è andata bene", ma soltanto "oggi è andata meno peggio di quanto mi aspettassi".
Chi lascia spazio a bestie rabbiose deve mettere in conto che un giorno queste potrebbero sbranare anche i suoi cari.
Per tutto quello che riguarda la giustizia, la tutela della vita e della dignità dei cittadini non conta il sentir dire "faremo", o "stiamo facendo" ma ciò che è stato fatto fino ad oggi, cioè niente.
Ormai per lo stato i delinquenti si dividono in due sole categorie. Quelli che non si possono prendere e condannare e quelli che non vale neppure la pena cercare.