Scritta da: Andrea De Candia
Bacio con gli occhi, mordo nell'aria uno sguardo.
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Bacio con gli occhi, mordo nell'aria uno sguardo.
Mi vedo sempre assente per via della mia presenza.
È il sorriso la ferita.
Soffrire la solitudine in un preciso istante significa aver percepito troppa compagnia tutta insieme.
La mia ombra è una vittima che vorrei colpire ogni volta, tanto che è scomoda. Ma mi si attacca ai piedi, così ritorta che puntualmente non riesco a raggiungerla.
Spesso, la vita, mi sembra un dovermi riscattare continuo da quella colpa primitiva che fu l'esser nato.
Il corpo è la penna che regge l'inchiostro del sangue.
Amore non è nel dirsi, ma nel farsi.
Il corpo è il confine del dentro, che ha fine nel fuori.
Il passato è un futuro che si allontana all'indietro.