Scritta da: Andrea De Candia
Le parole sono i suoni di un'orchestra dove l'istinto e la ragione si divertono a passarsi la bacchetta.
Composta giovedì 5 marzo 2015
Le parole sono i suoni di un'orchestra dove l'istinto e la ragione si divertono a passarsi la bacchetta.
Sono sulla strada giusta, anche se non sono ancora arrivato al punto giusto (e, a dire il vero, non ho nessuna voglia di arrivarci).
Anche una "non lingua" sa conservare il suo chiaro linguaggio.
Si suppone che, se il sapere va ad abbracciare tutto il possibile immaginabile, la differenza tra un uomo colto e un altro ignorante arrivi a pesare meno di un grammo.
Il tanto potenziale può nascondere e fare aumentare un "troppo" distante.
Come posso darmi delle risposte, se sono dentro alle cose che faccio?
Il genio può essere limitato a due categorie: un lampione che illumina l'enorme sala del mondo oppure un fiammifero acceso che sospira nell'oscurità della mente. Pochi sono i geni emersi, molti di più quelli nascosti. E quelli mancati? Tutti gli altri!
Alle volte sogno di essere qualcun altro. Poi mi risveglio. Per fortuna l'idiozia è solo momentanea.
Ricorda sempre che la meta della disperazione è la salvezza.
I denti sono come tasti: vi suona la mia lingua ogni volta che la bocca vuol soffiare sotto l'arco del palato, quando anche l'ugola non sente l'arsura, ma vuole respirare il fresco gelo del mondo.