Scritta da: Andrea Manfrè
L'uomo inventa anche una minima cosa, si eleva al disopra degli altri.
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L'uomo inventa anche una minima cosa, si eleva al disopra degli altri.
Gli egoisti sono poveri maestri nell'arte di godere, ignorando la gioia del dare e del darsi.
Nulla è che tanto impedisca la felicità quanto un desiderio smodato e un soverchio studio di procacciarla.
Ciò che una generazione imparò a caro prezzo, la susseguente disimpara celiando.
Quale è proprio la natura dell'ingrato?
Ella è di scordarsi i vecchi beneficii, se del continuo non ne riceve de' novi.
Ecci differenza tra liberalità e la magnificenza?
Grande per certo, benché paia vi sia molta sembianza; conciosia cosa, e al liberale convenga aver cura di quanto egli spenda, quanto vaglia ciò che egli compra, e di non spender più di quello ch'egli abbia; là dove il magnifico spendendo le cose pubbliche guarda solo come far possa alcuna magnifica e splendida impresa.
Che cosa è magnificenza?
Ella è una virtù che solo si conviene a' principi, percioché ella consiste in cose grandi e difficili di sontuosa spesa.
Onde avviene che dovendo morir il cigno più soavemente canti del consueto?
Forse per l'insegnarci non esser la morte rea cosa, ma più tosto amabile e desiderabile, sendo ella cagione di farci andare dove eternamente staremo.
Che cosa è piacere?
Egli è un risentimento dell'animo, il quale subitamente si muove senza ragione alcuna, pensandosi di godere alcuna gran cosa, et è sempre nemico della virtù, e per questo Cicerone l'introduce né suoi libri a combatter sempre con essa.
Quale è la nostra più capital peste?
Il corporal diletto.