Scritta da: Andrea Manfrè
Chi non ha nessuna specie di ideale, non può avere nessuna specie di pudore.
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Chi non ha nessuna specie di ideale, non può avere nessuna specie di pudore.
La felicità è come quell'oste che aveva scritto sulla sua bottega: domani si farà credenza.
Così la violenza, come la debilità dello spirito, hanno spesso un effetto medesimo: la sterilità.
Chi, essendo in guerra col mondo, e in pace con se medesimo, può essere felice; ma non può non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, se in pace col mondo.
Il piacere non tanto nasce dalla natura delle cose, quanto dal bisogno che abbiamo delle medesime.
Onde interrogare qualche volta la coscienza, raccogliersi nello spirito o contemplar la natura, è senz'altro voglia di far niente.
Quando si cessa d'amare una persona si soffre meno del suo odio e del suo amore.
I primi moti e improvvisi sono le spie della mente.
I viaggiatori, che hanno la vera religione, si guardino ritornare a casa ateisti dopo esser ripartiti cattolici.
Tutte le regole hanno le loro eccezioni e tutte le leggi hanno le loro appendici, e non evvi che il timore e l'amore verso Dio con tutte le conseguenze e dipendenze, relativamente a Lui, che non ne ammette veruna.