Scritta da: Andrea Manfrè
È cosa grande l'avere a luogo, e tempo, intrepidezza di dire altrui una verità che dispiaccia; ma è cosa maggiore l'ha avere altri in tale occasione un gran fondo di sincerità e di umiltà per riceverla.
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È cosa grande l'avere a luogo, e tempo, intrepidezza di dire altrui una verità che dispiaccia; ma è cosa maggiore l'ha avere altri in tale occasione un gran fondo di sincerità e di umiltà per riceverla.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e comparativo, e quasi sempre in positivo: poiché il superlativo ha molte volte dell'ampolloso, dell'adulatorio, dell'agro o dell'affettato; il comparativo ordinariamente è odioso, spiacente o ardito; ed il positivo e si, sincero e netto, almeno più degli altri due.
I grandi cuori sono capaci di tenere di gran segreti.
Non li siam nutriti con l'umido, viviamo col caldo, e moriamo col freddo.
La invenzione propria degl'ingegnosi; la elezion dei prudenti; l'esecuzione dei forti.
Poi sarà la donna, relativamente a certe conversazioni, a certi teatri, o a certe case, si può dire in breve, applicando ciò che ciascuna di loro: partinne Penelope, e ritornonne Elena.
Le isole stanno nei mari, non negli affari.
Gli affanni sono minori, allorché vi è pan da mangiare.
Chi non ha l'esperienza, per quanto sia dotto, ha la metà della scienza.
Quando le persone sono invidiate, è invidiabile lor forte perché i fulmini prendon di mira le cime.