Scritta da: Nietzsche87
Quando mi innamoro sono in preda alla paura, perché ho già la consapevolezza di trasformarmi in un idiota.
Composta lunedì 15 agosto 2011
Quando mi innamoro sono in preda alla paura, perché ho già la consapevolezza di trasformarmi in un idiota.
La felicità è banale, la tristezza è artistica.
Come si può pretendere di essere in grado di amare qualcuno se non si è nemmeno in grado di amare se stessi?
Per questo vedo in chi vive di altruismo e amore solo degli ipocriti e degli illusi.
Una scelta non rappresenta mai ciò che vorremmo che fosse... c'è sempre qualcosa che non possiamo controllare anche in quello che scegliamo.
La paura rende uniti gli uomini... spesso anche uguali.
Solo gli "Spiriti liberi" non hanno paura di niente. C'è chi li chiama Saggi, chi Illuminati, chi Filosofi e chi li definisce Anarchici. Altri ancora li chiamano semplicemente Artisti.
Io li definisco uomini coscienti della loro essenza.
Singole entità creatrici e pensanti; prive di superstizioni; libere da tutto tranne che dal tragico gioco del Caso... ma questi non lo temono; convivono con esso perché amano la vita e non la giustificazione della vita.
Ho un motivo per essere triste? Se è per questo, non ne ho nemmeno uno per gioire...
L'ipocrisia del mondo sta nel considerarlo razionale.
Ogni partenza che si rispetti lascia sempre alle spalle, e soprattutto nell'animo, almeno un po' di tristezza.
Ogni passione, o emozione, repressa è un passo verso la malattia mentale.
Ognuno è la conseguenza del proprio passato... Il presente è solo la causa di ciò che diventerai e sarai ancora... e ancora. Il fato è la vera madre educatrice.