Scritta da: Andrew Ricooked
in Frasi & Aforismi (Vita)
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
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Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
And all i loved, i loved alone.
E tutto quello che ho amato, l'ho amato da solo.
Intanto una voce dice: è l'orario di chiusura, i signori clienti sono gentilmente pregati di uscire. Le luci si abbassano, esce. Fuori la città è grigia la piazza vuota la chiesa blindata da una cancellata, non puoi più sederti sui gradini, Dio forse gira con un giubbotto antiproiettile, pensa Alice. E pensa che forse stasera le toccherà dormire in stazione, non ce la farà a resistere ancora con quel freddo, non ce la farà ad andare avanti, ma che cazzo mi parlate di coraggio e grinta e dignità, sono solo un metro e sessantadue per quarantasette chili, come posso reggere lo scricchiolio del mondo e le grida dei morti e il rock finto e il gelo e la fame, i trichechi mangiaostriche e i pusher caritatevoli...
Non ho fatto il Sessantotto il Settantasette e magari non farò il Duemilaotto.
Ho bisogno di un angelo.
Se no, non so come fare.
Siamo noi che investiamo sul nostro futuro o è il futuro stesso che, a volte, tenta di investirci?
Nessun lieto fine, nessun happy ending, nessun vissero felici e contenti. Solo vissero.
Non lasciate soffocare i vostri sogni dentro vecchi cassetti in mezzo ad un infinità di cianfrusaglie dimenticate.
Il Karma esiste, ed è armato fino ai denti.
Certe persone sono così piatte che se provassi a farle rimbalzare sulla superficie dell'acqua, proprio come si fa con alcuni sassi, probabilmente riuscirei ad attraversare l'Atlantico e a raggiungere le coste del Nord America.
Si direbbe che ovunque vada, ci sia dramma. Gli uomini sono come i pidocchi, ti entrano sotto la pelle e vi si infossano. Tu gratti e gratti finché non ti esce il sangue, ma non riesci mai a toglierti la rogna. Dovunque vado, la gente fa scempio della sua vita. Ognuno ha la sua tragedia privata. È nel sangue, ora: sciagura, noia, pena, suicidio. L'atmosfera è satura di sfacelo, delusione, futilità. Gratta e gratta, finché non resta più pelle. Eppure, su di me l'effetto è esilarante. Invece d'esserne scoraggiato o depresso, mi diverto. Chiamo sciagure e ancora sciagure, calamità più grandi, più grandioso sfacelo. Voglio che tutto il mondo vada fuori sesto, che tutti si grattino a morte.
Mi sento così a terra che ormai anche la mia ombra ha cominciato a calpestarmi senza nemmeno un briciolo di pietà.