Scritta da: Michelle Cuoreribelle
Sono sola anche in mezzo alla gente perché tu non ci sei.
Composta martedì 30 dicembre 2014
Sono sola anche in mezzo alla gente perché tu non ci sei.
E alla fine mi chiedo: ne vale veramente la pena? Vale la pena dipendere dal suo sorriso, dai suoi occhi? Vale la pena aspettare che arrivi soltanto per ammirare l'infinita bellezza che ha? E poi penso, mi fa sorridere, mi fa stare bene. Mi salva la vita senza neanche accorgersene. Quel bellissimo sorriso che confonde tutti i pensieri. Pensieri che riguardano solo lui. Quindi sì, ne vale la pena. Vale la pena aspettare e vedere che succede. Vale la pena se vuoi veramente con tutto il cuore qualcosa. Voglio veramente con tutto il cuore lui.
Sei il mio dolce peccato, la mia tentazione, il mio desiderio più ardente, sei il fuoco che mi accende nella notte quando ho voglia di sentirmi amata. In quel momento ci sei sempre tu, nel mio pensiero.
Le emozioni hanno sempre il sopravvento su di me e immancabilmente traspare tutta la mia fragilità.
Sono una sognatrice, mi piace vivere di ricordi e parole dette, amo rileggere certi messaggi conservati e frasi che mi ricordano particolari momenti della mia vita che scaldano il mio cuore, quando mi manchi da morire.
Il cuore vorrebbe urlare il proprio amore, ma la mente lo impedisce perché sa che sarebbe una follia.
Quando siamo insieme tra noi ci sono quei silenzi, quelli in cui è bello anche solo stringersi.
C'è tra noi ormai un filo di emozioni che ci unisce, un qualcosa che, se anche non lo vuoi, non si può spezzare più, un filo invisibile.
Il trascorrere dei giorni, sapendo che ci rivedremo, non colma la tristezza che ho nel cuore, quanto vorrei annegare ancora nella profondità dei tuoi occhi e nella dolcezza dei tuoi baci.
Ogni abbraccio è lacerante perché, sia che sia un ritrovarsi, sia che sia un saluto, quando ci si stacca pezzi d'anima si staccano dall'uno per andare nell'altro così che, a distanza, l'anima reclama sempre i suoi brandelli ed è da lì che sentiamo la mancanza. La mancanza non è mai solo della persona distante ma soprattutto di quella parte di noi che ora gli appartiene.