Scritta da: C. De Padua Visconti
Quando potete cogliete numerosi i momenti felici. Quelli tristi sono più veloci, più numerosi e meno dispersivi.
Composta sabato 20 settembre 2014
Quando potete cogliete numerosi i momenti felici. Quelli tristi sono più veloci, più numerosi e meno dispersivi.
Potete pure tapparvi le orecchie a certi discorsi, ma ci sono silenzi che non possono essere non uditi, e certe angosce benché mute hanno la necessità di essere interpretate bene!
Non c'è vero amore senza un preambolo di carezze.
Sono capace di portare la mia croce e le croci degli altri, ma a cadere dalle mie mani quando sono stanco è solo la mia di croce.
Vorrei vederti e accarezzarti con i miei sguardi, così saprò un domani di aver gustato il paradiso.
Ognuno di noi lascia un po' del suo cuore sul cammino di chi ha voluto bene!
Vidi i suoi occhi distinguersi da altri, impetuosi catturarono il mio cuore e lo resero prigioniero! Vi era una luce imperiosa che richiamava la mia anima, in un'arcana energia, calamitava i miei sensi; da allora io non fui più me stesso, qualcosa mi orientava senza che nessuno o cosa potesse dirottarmi! Lei era entrata nel mio cuore improvvisamente, ed io non fui più padrone di me stesso!
Mi troverà l'anima che avrà la giusta combinazione per aprirmi la porta del cuore?
Mentre gli anni scorrono velocemente, fate degli attimi preziosi ricordi, il tempo non fa sconti!
Ci deve essere un posto lontano dalla terra, un luogo magico fatto per coloro che si amano con le anime benché distanti nei corpi!