Scritta da: Rea
La forza della tua invidia è la velocità del mio successo.
Composta martedì 21 settembre 2010
La forza della tua invidia è la velocità del mio successo.
Ed è già mattina e so che sarà senza te.
Non puoi scegliere il momento in cui innamorarti perché l'amore accade e basta, non bussa ad un campanello ed aspetta che apri, non chiede permesso prima di entrare nella tua vita...
Non sapevo che in un silenzio ci potessero essere così tante cose.
A volte il cuore fa dei percorsi che la testa non capirà mai.
Nei momenti di difficoltà, invece di iniziare a bere o drogarmi, mi sono "fatta" di musica e invece di ammalarmi, sono guarita.
Non posso salvarti io dal tuo mondo. Posso aiutarti, ma un po' di volontà devi averla anche tu. Inizia a scalare la montagna a pugni stretti, rompi le corde che ti tratterranno con i denti, prendile a morsi e vai avanti, diritto per la tua strada... Alza gli occhi al cielo quando vuoi e voltati a guardarti alle spalle: mi troverai lì, sarò il tuo angelo custode.
Nella vita gli sbagli si pagano, prima o poi.
Vorrei andare via e dimenticare tutto il passato che purtroppo è ancora troppo presente.
Sono chiusa in camera e mi strazio il cuore a pensare cosa stai facendo, se stai a casa sulla poltrona a guardare la tv o al pc a conoscere qualcuna come hai fatto con me, se sei uscito con gli amici, o presunti tali, o se vai girando da solo in macchina in cerca di una meta, se hai una mia foto tra le mani e mentre mi pensi versi qualche lacrima o se le stai stracciando proprio adesso una per una, non so se stai parlando di me o della prima bionda che ti sta passando avanti, non so se quando vedi una scena d'amore ti trema il cuore o se le odi a causa mia... Io cosa faccio? Ti penso sempre... la mattina quando mi sto per svegliare ma ho ancora gli occhi chiusi, mentre mi vesto per andare a scuola, quando arrivo in classe e non c'è ancora nessuno, durante le lezioni, mentre torno a casa e trovo delle frasi scritte sui muri, frasi che ci scrivevamo anche noi, a pranzo, quando sono costretta ad allontanarmi dalla tavola perché ho i nodi alla gola e mi viene da piangere, nel pomeriggio quando ho tanta voglia di chiamarti, la sera quando scende il buio, lo stesso buio che ci ha fatto incontrare la prima sera e la notte, perché navighi nei miei sogni. Ti prego torna, sto male senza te.