Scritta da: Edmond Dantès
Accada quel che accada, i giorni cattivi passano come tutti gli altri.
dal libro "Macbeth" di William Shakespeare
Accada quel che accada, i giorni cattivi passano come tutti gli altri.
Forse le cose stanno esattamente così: quelli che vale la pena di amare veramente sono quelli che ti rendono estraneo a te stesso. Quelli che riescono a estirparti dal tuo habitat e dal tuo viaggio e ti trapiantano in un altro ecosistema, riuscendo a tenerti in vita in quella giungla che non conosci e dove certamente moriresti se non fosse che loro sono lì e ti insegnano i passi, i gesti e le parole: e tu, contro ogni previsione, sei in grado di ripeterli.
Il pessimismo non ha mai consolato né i malati nel corpo, né gli infermi nell'anima.
Non esisite un tempo per le cose, accadono quando devono accadere e la storia del momento giusto è una grande bugia che ci raccontiamo per non deprimerci quando quello che desideriamo non arriva.
Athos era del parere che bisognava lasciare ad ognuno la sua libera scelta. Non dava mai consigli senza esserne richiesto e bisognava anche chiederglieli due volte. In generale -egli diceva- i consigli si chiedono soltanto per non seguirli, o, se si sono seguiti, per avere qualcuno a cui poter rimproverare d'averli dati.
Non è possibile amarsi e separarsi. Si vorrebbe che lo fosse. Ma l'amore lo si può trasformare, ignorare, confondere, ma non estirparlo da dentro di sè. So per esperienza che i poeti hanno ragione: l'amore è eterno.
La corazza della falsità viene forgiata con sottigliezza dall'oscurità, e ci nasconde non solo alla vista degli altri, ma anche alla nostra.
Avere dei segreti presenta questo inconveniente: perdiamo il senso delle proporzioni e non ci rendiamo più conto se il nostro segreto è importante o no.
La passione dovrebbe credersi irresisitibile. Dovrebbe dimenticare ogni rispetto delle convenienze, ogni riguardo, e tutti i condizionamenti che tormentano le nature raffinate. Ma soprattutto, non dovrebbe mai chiedere il permesso, laddove deve far valere il proprio diritto.
Il regno della musica non è regno di questo mondo, accetta anche coloro che hanno rifiutato indistintamente sia la buona educazione che l'intelletto e la cultura.